Jonathan Wang, ‘il fallimento accade ma ci rende più forti’

“Non dovete mai
perdere di vista cosa desiderate né dimenticare il proprio ‘ikigai’ (lo scopo della vita). Il fallimento accade, ma ci
rende più forti e ci migliora, bisogna semplicemente
attraversarlo e reindirizzarci verso ciò che amiamo davvero”. A
Giffoni è tempo del Premio Oscar Jonathan Wang, uno dei
produttori più rispettati dell’industria cinematografica
contemporanea, che riconosce subito come le “giovani generazioni
facciano sempre domnde intelligenti”.
    Wang è il collaboratore e produttore di lunga data del duo di
registi Daniels. Tra i suoi lavori più riconosciuti soprattutto “Everything Everywhere All at Once” (2022, distribuito in Italia
da I Wonder Pictures), culminato con la vittoria dell’Oscar per
il miglior film alla 95/a edizione degli Academy Awards. Iniziando con la produzione di video musicali, Wang ha prodotto
numerose clip pluripremiate, inclusi progetti per Bob Dylan,
Beyoncé e Jay-Z. Wang. “Fare il produttore vuol dire un po’ fare
il direttore d’orchestra, cercando di tirare fuori il meglio
dagli altri”. Da ex musicista, aggiunge: “La scelta di una buona
colonna sonora è come preparare un pasto perfetto con gli
ingredienti giusti”. È poi passato ai lungometraggi nel 2015 con
il suo debutto “Swiss Army Man”, presentato in anteprima al
Sundance 2016 e ha vinto l’U.S. Dramatic Directing Award.
    Il momento della folgorazione e, quindi, della collaborazione
coi Daniels, fino al successo clamoroso: “Non serve fare tutto
da soli quanto lavorare con persone affini. Ho iniziato
imparando da loro e loro da me e abbiamo imparato a nostra volta
a girare scene senza la necessità di utilizzare dialoghi”. Da
allora Wang ha prodotto numerosi film rivoluzionari, tra cui il
film di maggior incasso di tutti i tempi, “Everything Everywhere
All At Once”, che ha vinto sette Academy Awards nel 2023. “Molti
film non sono buoni film perché il focus è sul pubblico, quindi
l’occhio non punta sulla qualità, ma sui numeri. I giovani sono
in grado da soli di riconoscere cosa sia cool”. La sua capacità
di sostenere progetti audaci e di lavorare efficacemente con
diversi team creativi ha consolidato la sua reputazione come uno
dei produttori più versatili: “È inevitabile dire dei no quando
il progetto non è entusiasmante. quando scelgo un lavoro penso
al cambiamento che vorrei nel mondo, alle emozioni che suscita.
    Il segreto in questo mestiere è mantenere sempre un certo
equilibrio. Bisogna essere, comunque, gentili”.
    Noto per la sua capacità di creare film innovativi e di
grande impatto emotivo, ha ricevuto elogi per la sua originalità
e la sua esplorazione dei temi dell’amicizia e dell’isolamento,
indagando anche nelle relazioni intergenerazionali. “Affrontare
il problema senza necessariamente trovare una soluzione, ma
semplicemente parlandone”. Di una cosa, però, è certo: “Il modo
giusto di affrontare i problemi non è faccia a faccia, ma spalla
a spalla, ovvero camminando affianco. Credo sia questo il
segreto per fare in modo che non ci sia scontro o competizione,
ma assoluta collaborazione”. Film considerati “fuori dagli
schemi” che hanno riscosso un grande successo. “La maggior parte
dei produttori dimentica stupidamente il motivo per cui andiamo
al cinema: distrarci, evadere e non per arricchire le loro
tasche”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it