Kevin Spacey sul lastrico, milioni agli avvocati

(di Alessandra Baldini) Kevin Spacey e’ sul lastrico, con
milioni di dollari di conti degli avvocati da pagare. Costretto
a mettere la sua casa di Baltimora alle aste giudiziarie,
l’attore due volte premio Oscar e’ scoppiato le lacrime in una
intervista con il controverso anchor britannico Piers Morgan, la
prima a tutto campo da quando nel 2017 e’ stato al centro di una
bufera #meToo in chiave gay. “Non so piu’ dove andro’ a vivere”, ha detto Spacey nel
colloquio di un’ora e mezza in onda su YouTube mentre in Italia
sta per arrivare il prossimo venerdi’ su Discovery + il
documentario in due puntate di Katherine Haywood ‘Kevin Spacey –
Dietro la Maschera’ in cui dieci uomini – giovani attori
dell’Old Vic di Londra, comparse dei set più famosi di
Hollywood, ma anche ex marine che il pluripremiato attore ha
incontrato nel corso della sua vita – raccontano di esser stati
molestati.
    “Mi sono comportato male”, ha ammesso Spacey, e alla domanda
dell’intervistatore ha precisato: “Sfidavo le regole. Allungavo
troppo le mani. Toccavo sessualmente qualcuno in un modo che
all’epoca non sapevo non sarebbe stato gradito”. Nel
documentario della Haywood parla anche Randall Fowler, il
fratello maggiore dell’attore, offrendo uno spaccato di una
infanzia difficile. Con Morgan Spacey ha ammesso di aver passato
anni evitando di parlare della sua vita privata e della sua
sessualità e ha accusato la madre di non averlo voluto difendere
da un padre neo-nazista.
    L’ex presidente Underwood di House of Cards, che in politica
si e’ schierato con il candidato indipendente e no-vax Robert
Kennedy (“mi e’ stato accanto nel momento del bisogno”), all’inizio di febbraio ha patteggiato per un milione di dollari
con i produttori della serie di Netflix che lo avevano accusato
di aver allungato le mani su membri della troupe. Con Morgan
l’attore ha ancora una volta smentito il racconto del giovane
attore Anthony Rapp, il primo ad averlo messo in piazza per
molestie, e ha detto di essersi trovato “in un posto molto,
molto buio” quando e’ scoppiato lo scandalo. Per il caso Rapp a
New York e un’altra denuncia a Londra, Spacey è finito due volte
sotto processo ma non e’ mai stato condannato, mentre le accuse
di un ragazzo conosciuto in un bar dell’isola di Nantucket sono
finite in un nulla di fatto.
    Se sul fronte giudiziario il premio Oscar e’ uscito illeso,
non e’ stato però così per la sua carriera. In questi giorni,
dopo esser stato letteralmente “cancellato” dal film di Ridley
Scott Tutti i Soldi del Mondo, Spacey sta facendo nuovi passi
per tornare al cinema nella parte di un sicario in Peter Five
Eight, il suo primo film prodotto negli Usa dal 2017. Ad
aprirgli la strada era stato tre anni fa l’italiano Franco Nero
con L’Uomo che Disegno’ Dio girato a Torino e uscito l’anno
scorso nelle sale.
   

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