Killers of the Flower Moon: cosa dicono le prime recensioni?

Killers of the Flower Moon

Killers of the Flower Moon, il nuovo film di Martin Scorsese, è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes.
Il film ha letteralmente conquistato il pubblico di Cannes, c’è chi lo ha definito una delle migliori opere del regista, un’epopea incredibile, con un cast in grandissima forma. Ecco gli estratti di alcune recensioni arrivate nelle ultime ore, al momento su Rotten Tomatoes la pellicola ha raggiunto il 96%.

David Ehrlich, IndieWire:

Questa saga dai toni seppia, all’insegna dell’abnegazione lenta e velenosa, è sostenuta da quella che è la migliore interpretazione di tutta la carriera di Leonardo DiCaprio. L’attore non è mai stato timido nell’interpretare i reietti e la feccia, ma il modo in cui interpreta Ernest Burkhart lo porta a raggiungere nuove meraviglie.

Pete Hammond, Deadline:

Ci sarebbero molti modi per rovinare il puro piacere del guardare un maestro del cinema mentre gestisce una storia così vasta. Non lo farò se non per dire che in tre ore e mezza di film il regista e la sua fidata collaboratrice al montaggio Thelma Schoonmaker non sembrano perdere tempo. Sì, è sul serio epico sotto vari aspetti, ma è tutto al servizio della storia. Durante la visione non ho mai guardato l’orologio.

Matt Neglia, Next Best Picture:

Ci ricorda il motivo per cui il Maestro non ha perso il suo tocco e sta ancora, all’età di 80 anni, trovando nuovi modi per mantenere vivo il cinema portandolo a nuovi livelli.

David Rooney, The Hollywood Reporter:

Per certi versi, questa è la classica narrativa poliziesca di Scorsese trasposta nel territorio della prateria. E ci sono momenti di rabbia cupamente divertenti in cui la colorata performance di De Niro ricorda i suoi tempi d’oro. Ma il passaggio all’America storica infonde un’anima in questo materiale che lo porta a distinguersi dalla maggior parte della produzione del regista.

Ed ecco anche alcuni commenti pubblicati su Twitter:

KILLERS OF THE FLOWER MOON…WOW. Una storia straziante che è difficile da guardare dato l’argomento, ma non puoi fare a meno di meravigliarti di tanta maestria. Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone e Robert De Niro sono assolutamente incredibili. Tra i migliori Martin Scorsese

KILLERS OF THE FLOWER MOON è un magnifico poema epico che mette a nudo la pervasiva insidiosità degli uomini bianchi. Assolutamente coinvolgente, si prende il suo tempo di esecuzione e lancia Lily Gladstone nel gotha delle celebrità. È semplicemente assurdo quanto un suo semplice sguardo possa trasmettere forza e dolore.

KILLERS OF THE FLOWER MOON è assolutamente eccezionale e diventa più avvincente di minuto in minuto. Un onesto adattamento sulle complessità degli abusi affrontati dagli indiani Osage. Lily Gladstone è l’anima dell’intero film, offre una performance incredibile semplicemente con i suoi occhi #Cannes2023

KILLERS OF THE FLOWER MOON: una lenta danza di potere, tradimento e sfruttamento in un paese consumato dall’invidia e dall’avidità. La regia di Scorsese è magistrale più di quanto si possa immaginare: le inquadrature pittoriche, il ritmo, l’umanità, il suo attaccamento emotivo alla storia… Straordinario.

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Come sappiamo, alla base del film c’è l’omonimo libro di David Grann, incentrato sui veri omicidi di alcuni membri della Nazione Osage, popolazione nativo-americana di Osage County (Oklahoma). Negli anni Venti, il territorio degli Osage si scopre ricco di petrolio, migliorando le condizioni economiche dei nativi. L’FBI, ancora in fase embrionale, si occupa delle indagini e scopre un orribile segreto dietro questa scia di violenza. Scorsese torna a lavorare con i suoi due attori feticcio, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, per la prima volta insieme nel medesimo lungometraggio.

Il cast

Jesse Plemons presta il volto all’agente dell’FBI Tom White, lo stesso ruolo che avrebbe dovuto interpretare Leonardo DiCaprio. In seguito ad alcune discussioni con lo sceneggiatore Eric Roth, però, le cose sono cambiate: DiCaprio interpreta quindi Ernest Burkhart, il nipote di William Hale (Robert De Niro). Lily Gladstone è Mollie, Osage sposata con Ernest.

Tantoo Cardinal presta il volto a Lizzie Q, madre di Mollie, mentre Cara Jade Myers, JaNae Collins e Jillian Dion sono le sorelle di quest’ultima. William Belleau interpreta Henry Roan, proprietario di un ranch che ha legami stretti con i Burkhart, la famiglia al centro della trama. Louis Cancelmi è Kelsie Morrison, trafficone locale e amico di Ernest Burkhart. Jason Isbell presta il volto a Bill Smith, avversario di Ernest; mentre Sturgill Simpson interpreta Henry Grammer, famigerato campione di rodeo e contrabbandiere.

Tatanka Means, Michael Abbott Jr. e Pat Healy interpretano John Wren, Frank Smith e John Burgers, gli agenti federali che collaborano con Tom per investigare sugli omicidi. Scott Shepherd è invece Bryan Burkhart, fratello di Ernest. Nel cast anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Questioni di budget

Il budget del film si aggirava inizialmente sui 160 milioni di dollari, ma i contratti di Scorsese, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro (i due protagonisti) hanno portato il cineasta a chiederne 225. Per Jim Gianopulos – capo di Paramount – era troppo, quindi gli ha suggerito di rivolgersi a qualche piattaforma streaming per avere supporto economico. Netflix era pronta ad accollarsi il progetto con 215 milioni (le due parti hanno già collaborato per The Irishman), ma alla fine è stata Apple ad aggiudicarsi la trattativa.

La produzione

Killers of The Flower Moon è quindi prodotto da Imperative Entertainment, Appian Way Productions, Apple Studios, Sikelia Productions e dallo stesso Scorsese.

Collaboratori fidati

Killers of the Flower Moon è l’undicesima collaborazione tra il grande regista e De Niro, nonché la settima con DiCaprio; i due sono già apparsi insieme nel corto The Audition. Il direttore della fotografia è Rodrigo Prieto, che ha già lavorato con Scorsese in The Wolf of Wall Street, Vinyl, Silence e The Irishman.

Film: ScreenRant

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