sabato, 23 Novembre 2024
La Fed aumenta i tassi di interesse dello 0,25%
La Federal Reserve ha deciso di dare un altro giro di vite al costo del denaro. Il che non è certo una buona notizia per tutte quelle famiglie e imprese che sono alle prese con mutui e finanziamenti. Il 4 maggio la Bce dovrebbe annunciare un nuovo rialzo del costo del denaro. E questa volta l’incremento potrebbe essere di soli 25 punti base il che, per chi ha un mutuo medio a tasso variabile, potrebbe comunque tradursi in un aumento della rata di ben 237 euro (+52%) rispetto all’inizio dello scorso anno. Basti pensare che a seguito dei diversi aumenti del costo del denaro messi in atto per contrastare l’inflazione, il tasso del mutuo variabile tipo è salito notevolmente arrivando a superare, ad aprile 2023, il 4,10%. Con l’ulteriore rialzo dello 0,25%, la rata mensile del finanziamento potrebbe arrivare addirittura a 693 euro, il 52% in più rispetto a quella iniziale.
Gli economisti di Generali non hanno dubbi, il picco è vicino. Secondo Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments, «la Bce è ancora in modalità restrittiva: i recenti commenti dei membri del Consiglio direttivo suggeriscono chiaramente ulteriori aumenti dei tassi. I verbali dell’ultima riunione politica hanno rivelato che alcuni membri erano preoccupati per l’ottimismo sulla riduzione dell’inflazione nelle proiezioni della Bce. Ciò detto, riteniamo che la stessa Banca centrale adotterà un approccio più cauto e alzerà i tassi chiave di soli 25 punti base nella riunione imminente». Perché? «Una delle ragioni principali è la crisi bancaria: anche se di recente il tema è passato in secondo piano, nuovi sviluppi potrebbero concretizzarsi. A differenza dei mercati, riteniamo che gli effetti frenanti della crisi bancaria consentiranno alla Bce di fermarsi dopo un ulteriore rialzo dei tassi di 25 punti base a giugno, arrivando al 3,5%».