La Hollywood foreign press restaura un film italiano del 1961

(ANSA) – LOS ANGELES, 28 GIU – 1961. Un avvocato romano
atterra a Los Angeles, non parla inglese, fa fatica anche a
uscire dal labirinto dell’aeroporto, chiamerebbe un taxi, ma –
gli dicono – la città è immensa, spenderebbe una fortuna, “meglio affittare una macchina”. Ripartirà dopo quarantotto ore
senza più le certezze che aveva prima di arrivare in quella
specie di città del futuro popolata da expat smarriti.
    È la trama di Smog, un piccolo capolavoro della
cinematografia italiana degli anni Sessanta, trascurato per
decenni, che oggi torna in sala al Cinema Ritrovato di Bologna
grazie alla caparbietà e ai fondi della Hollywood Foreign press
association e alle mani sapienti dei tecnici dell’Immagine
ritrovata, il laboratorio di restauro della Cineteca guidata da
Gianluca Farinelli.
    Primo film italiano girato per intero negli Stati Uniti, Smog
inaugurò il Festival di Venezia nel 1962 e poi sparì dalla
circolazione. A produrlo fu la Titanus di Goffredo Lombardo, a
dirigerlo Franco Rossi, ricordato soprattutto per la serie
televisiva sull’Odissea con Bekim Fehmiu nel ruolo di Ulisse e
Irene Papas nel ruolo di Penelope. I protagonisti di Smog sono
invece Enrico Maria Salerno, Renato Salvatori e Annie Girardot.
    Le musiche di Piero Umiliani, con il grande Chet Baker.
    Per scrivere la storia di Smog Rossi e lo sceneggiatore Gian
Domenico Giagni raggiunsero a Los Angeles Pier Maria Pasinetti,
che insegnava letteratura comparata all’Università della
California ed era un appassionato di architettura modernista. Le
location, infatti, sono già quelle delle grandi ville con
vetrate sterminate e piscine a filo che saranno immortalate in
tante pellicole hollywoodiane.
    “È un film che racconta con una modernità disarmante lo
spaesamento dell’essere immigrato”, commenta Luca Celada della
HFPA, che ha voluto questo restauro e sabato sarà a Bologna per
presentarlo al pubblico del festival.
    Dopo Il gattopardo e Sodoma e Gomorra la Titanus rischiò il
tracollo finanziario e dovette vendere un pacchetto di film alla
MGM tra cui anche Smog, mai più proiettato né in America, né in
Italia. (ANSA).
   

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