La ragazza ha volato, abuso e coraggio

(ANSA) – VENEZIA, 03 SET – Una storia di silenzi, trauma e
coraggio, dove un possibile amore (Luka Zunic) diventa violenza,
per l’adolescente Nadia (Alma Noce), che rimane incinta, segna
il ritorno al lungometraggio di fiction, a 14 anni da La
signorina Effe, di Wilma Labate, con ‘La ragazza ha volato’, al
debutto in Orizzonti Extra alla Mostra internazionale del Cinema
di Venezia.
    All’origine del film, prodotto da Tralab con Rai Cinema, che
ha fra gli interpreti anche Rossana Mortara, Massimo Somaglino e
Livia Rossi, c’è una prima versione della sceneggiatura “già
bellissima scritta fratelli d’Innocenzo, opzionata alcuni anni
fa – spiega all’ANSA la regista -. C’era già molto materiale, io
ne ho rispettato i dialoghi che erano secondo me perfetti”.
    Wilma Labate ha lavorato invece “sul personaggio di lei, sui
silenzi e sull’ambientazione a Trieste, in una periferia non
caratterizzata dal degrado, perché sono convinta che una storia
come questa, in sfumature diverse, ha toccato moltissime donne,
forse addirittura nove su dieci. Ho cercato di metterci dentro
anche il senso di colpa che una donna si sente dentro quando
capita qualcosa del genere”. E’ stata fondamentale la scelta della giovane interprete,
Alma Noce, già interprete de Gli anni più belli: Nadia, ragazza
solitaria, rabbiosa “che vorrebbe essere vista ma nessuno ‘vede'”, con genitori affettuosi ma con i quali non ha dialogo, “ha un volto che parla molto anche nel silenzio – aggiunge la
regista – e io volevo un film di silenzi, mai spiegato e spero,
mai giudicato. Credo che Alma sia tutto istinto e lavorare su
questo, oltre che su alcune piccole cicatrici che ho trovato in
lei, mi ha fatto decidere fosse lei la protagonista. E’
bravissima, abbiamo lavorato molto bene insieme”. (ANSA).
   

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