venerdì, 22 Novembre 2024
La recensione di Maschile Plurale, tornano Giancarlo Commare e Gianmarco Saurino
Nel 2021, in un periodo in cui il COVID era ancora un nemico da sconfiggere con delle dolorose quanto necessarie restrizioni, Maschile Singolare si era rivelato un piccolo, grande fenomeno. Distribuito direttamente su Prime Video, il film diretto da Alessandro Guida e Matteo Pilati è stato in grado di toccare il cuore di moltissime persone, trattando tematiche come l’amore omosessuale con uno sguardo fresco e lontano da tutti quei cliché che il mondo della settimana arte troppo spesso ci impone.
Arriva ora nelle sale (per la precisione dal 15 febbraio) il sequel, Maschile plurale. Torna dietro la macchina da presa Alessandro Guida e tornano Antonio (Giancarlo Commare) e Luca (Gianmarco Saurino), protagonisti di un film che non fa decisamente rimpiangere il suo predecessore.
Maschile plurale ci immerge nella vita di Antonio, divenuto una stella della pasticceria grazie ai social, ma ancora segnato dalla perdita del suo amico Denis. L’incontro casuale con Luca, ora impegnato nella gestione di una casa-famiglia per giovani LGBTQ+ insieme al suo compagno Tancredi, porta a una serie di eventi che riaccendono vecchie fiamme e portano Antonio a escogitare un piano per riconquistare l’amore perduto.
È una storia, quella di Maschile Plurale, che si snoda tra la dolce nostalgia del passato e le sfide del presente. Il film abbraccia i canoni della commedia romantica tradizionale, arricchendoli con un tocco di melò senza mai scivolare nella banalità, senza cadere in retorica o superficialità.
Non era una cosa scontata, la “prova del sequel” non è così facile da superare (ed è lo stesso film a scherzare su questa cosa). Maschile Plurale riesce però a coniugare con naturalezza malinconia e sorrisi, catturando la bellezza e la complessità delle relazioni umane.
Del resto, è nel titolo stesso del film che si racchiude la sua essenza e la sua evoluzione: quel “Maschile Plurale” indica infatti il passaggio dalla ricerca individuale dell’identità all’importanza di legami più profondi. Un passaggio generazionale con cui tutti, in fondo, possiamo riconoscerci.
Il cast contribuisce in modo significativo a questo successo. Giancarlo Commare e Gianmarco Saurino sono per certi versi una garanzia. La chimica tra i due attori è palpabile, e il loro ritorno sullo schermo farà sicuramente la gioia dei fan. E torna anche Michela Giraud nel ruolo dell’amica storica di Antonio, Cristina.
Con loro Andrea Fuorto, Francesco Gheghi, Giulio Corso, Nicole Rossi, Claudio Colica e Lidia Vitale, new entry che consolidano la riuscita di questa pellicola, di cui ora si attende un sequel.
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