La Sala Ammiraglia Casa del Cinema diventa Sala Cinecittà

(ANSA) – ROMA, 12 OTT – La Sala Ammiraglia della Casa del
Cinema prende il nome di Sala Cinecittà. La svolta, lungamente
attesa, coinciderà con la prossima edizione della Festa del
Cinema di Roma: la storica Sala Deluxe prende un nuovo nome e si
candida ad essere un modello di qualità e un simbolo di
quell’internazionalità che è da sempre caratteristica della “città del cinema”. Grazie all’intesa fortemente voluta da
Zètema Progetto Cultura e sostenuta da Cinecittà, la sala
principale della Casa del Cinema diventa così Sala Cinecittà
sotto gli auspici di Roma Capitale.
    “Si tratta di una tappa importante – dice il direttore di Casa
del Cinema, Giorgio Gosetti – all’interno di un percorso che già
oggi vede Cinecittà partner culturale attivo nella nostra
programmazione e presente con molteplici attività. Del resto
come si può pensare al cinema a Roma senza ricondurne l’immagine
a Cinecittà? Nell’orizzonte strategico che in questi anni si è
data la Casa del Cinema il nuovo nome della sua Sala Ammiraglia
acquista un valore simbolico di grande risalto”. Dotata delle più moderne attrezzature di proiezione digitale in
4K, dell’esclusivo sistema Dolby Atmos, ma in grado anche di
garantire proiezioni in analogico 35mm, struttura multimediale
per eccellenza, la nuova Sala Cinecittà garantirà come sempre
123 posti a sedere integrandosi agli altri schermi della Casa
del Cinema e agli spazi espositivi adiacenti (intitolati ai
maestri Amidei e Zavattini). Creata nel 2004 da Felice Laudadio
– primo direttore artistico di Casa del Cinema – a due passi da
Via Veneto e all’ingresso della Villa Borghese, la sala venne
realizzata grazie al contributo di partner privati come Deluxe e
Cinemeccanica. Forte di una struttura unica nel genere, con le
capriate a vista e un ambiente sonoro ottimizzato da Dolby
System, non è soltanto la più nota delle tre sale di proiezione
e dell’arena esterna della Casa, ma un piccolo gioiello di
restauro e riconversione architettonica. Da oggi diventa anche
il simbolo di un rilancio dello spettacolo cinematografico su
grande schermo, vissuto come “emozione culturale” nel cuore
della Città del Cinema. (ANSA).
   

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