lunedì, 25 Novembre 2024
La stagione della rinascita
Storicamente i contesti socio culturali hanno sempre influenzato lo stile di vita delle persone, incidendo considerevolmente sulle scienze letterarie e filosofiche, sull’arte e sullo spettacolo così come sulla moda. Gli anni Venti hanno celebrato la fine del primo conflitto bellico mondiale con il primo fenomeno di emancipazione femminile, le donne si ribellarono alle imposizioni sociali e cominciarono a fumare pubblicamente, si tagliarono i capelli corti, accorciarono la lunghezza degli abiti e abbandonarono quelle forme e quelle costruzioni che costringevano il corpo mentre gli anni Quaranta, al contrario, subirono gli effetti della Seconda Guerra Mondiale obbligando le persone ad un nuovo regime vestimentario austero e dimesso. Gli anni Cinquanta, così come gli anni Ottanta, travolti dal boom economico sono stati decenni di iperfemminilità e di edonismo puro, di eccessi estetici e di voglia di divertimento.
Ma non abbiamo bisogno di guardare molto lontano per comprendere questo fenomeno, il momento storico che stiamo vivendo è un esempio lampante di come gli eventi incidano sui vari aspetti della nostra vita, nello specifico sul nostro modo di vivere e di vestire. Negli ultimi due anni l’avvento del Covid-19 ci ha confinato nelle nostre case, ci ha obbligati all’approccio di nuove tecnologie e di nuove formule di comunicazione. La moda, dal canto suo, si è rifugiata in cifre stilistiche sommesse e spesso basiche, coerenti col momento storico e con le richieste del mercato: sportswear, leisurewear e homewear sono stati i trend che più hanno influenzato le collezioni di questo lungo periodo.
Lentamente ci stiamo allontanando da questo difficile momento e con la stagione invernale alle porte la moda si appresta a rivelarci le nuove tendenze e le proposte per la stagione autunno inverno 2021/2022, in un’atmosfera di positività e di ottimismo.
Rinascimento è la parola chiave, evocativa di storia e di fascino, di ripartenza e di estetica nuova, di cambiamento e di nuovo modo di concepire le cose.
Molti stilisti si sono ispirati in modo esplicito ai codici di stile del sedicesimo secolo, tra colli importanti, maniche balloon, ricami e decori artigianali adducendo ad uno stile opulento e romantico mentre una corrente più modernista ha tradotto i codici rinascimentali attraverso l’uso dei volumi, dei colori e avvalendosi di uno dei fenomeni di moda più contemporanei, la contaminazione di stile.
Incursioni sportive trasformano l’abbigliamento formale e quello glamour dando vita a capi d’abbigliamento di nuova generazione.
Pulizia, sobrietà ed essenzialismo invece per la tendenza che strizza l’occhio al minimalismo degli anni Novanta: silhouette allungate grazie ai cappotti che toccano terra, monocromatismi e color block, volumi oversize, tailoring maschile rimodulato e laser cut definiscono un’estetica lineare e sofisticata.
Tornano di moda anche gli anni Sessanta con le loro geometrie, i miniabiti, le cappe stile Swinging London e le camicie bon ton, ma soprattutto le superfici effetto metalliche, la vernice e la pelle, soprattutto quando si parla di stivali, un must di stagione che può essere in versione al ginocchio o modello cuissard.
Il mondo dello sport, immancabile, contamina l’abbigliamento formale, a volte nei volumi, a volte nella scelta dei materiali. Trend di stagione, anche se invernale, i bermuda, sia per lui che per lei, anche in versione imbottita e trapuntata. Molti stilisti si sono ispirati al mondo dello sci sia per l’abbigliamento che per gli accessori, ovviamente in versione urban chic.