sabato, 30 Novembre 2024
LaBute, Out of the blue il mio noir senza tempo
Una enigmatica femme fatale
incontrata sulla spiaggia, un giovane uomo già con un fardello
pesante nel suo recente passato e un uomo ricco che fa da
ostacolo. Sono tre classici ingredienti del noir che Neil
LaBute, regista e drammaturgo Usa, narratore spesso feroce e
cinico dei rapporti umani da Nella società degli uomini a La
terrazza sul lago, rilegge nel suo omaggio al genere, Out of
the blue, con Diane Kruger e Ray Nicholson (figlio di Jack) che
apre Fuori Concorso la 33/a edizione del Noir in Festival (a
Milano dall’1 al 7 dicembre) e sarà prossimamente su Sky e Now!.
La femme fatale di Out of the blue (distribuito in Italia da
Eagle Pictures) “è ispirata a quelle interpretate da Barbara
Stanwyck o Jane Greer – dice LaBute via streaming ai giornalisti
italiani -. Il film non vuole essere un’imitazione o una satira
ma il mio tentativo di percorrere lo stesso solco dei film con
cui sono cresciuto. Volevo che il pubblico pensasse che in
quelle condizioni avrebbe forse fatto le stesse scelte del
protagonista, sotto il fascino di que”. Anche se per tutto
quello che dice Marilyn “non mostro mai delle conferme. Non vuol
dire che lei menta, ma neanche che non lo faccia. Io amo
quell’ambiguità”. LaBute ha pensato al film “come un puzzle, di
elementi classici ed altri più originali e personali, come
vedere in quella situazione una donna più grande rispetto
all’uomo”.
Protagonista della storia, punteggiata da citazioni di
capisaldi noir, da Il postino suona sempre due volte
(interpretato nella versione di Bob Rafelson proprio da Jack
Nicholson) a Brivido caldo, è Connor Bates (Ray Nicholson)
trentenne bibliotecario in una cittadina del New England, da
poco uscito di prigione dopo aver scontato tre anni per
aggressione. Ancora incerto su cosa fare della sua vita, Connor
viene travolto dall’incontro con Marilyn (Kruger) affascinante e
misteriosa, moglie di un ricco uomo d’affari. L’aspetto
contemporaneo della storia “emerge in tutto dal mondo nel film
– spiega il regista – ma per dare alla trama più respiro, volevo
anche un’atmosfera più classica, senza tempo”.
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