L’estetica contemporanea di N21

«Credo che la cosa più importante da recuperare in questi tempi è il carattere spontaneo della moda. Un’operazione che non si può attuare se non attraverso gli abiti senza continuare a costruire sovrastrutture sui significati che racchiudono. Il punto di partenza di questa collezione, quindi, non è semplicemente un back to tailoring, che pure è evidente in tutti i capi che ho pensato per un guardaroba assolutamente condiviso tra la donna e l’uomo, ma è la riscrittura in chiave attuale delle tecniche e del vocabolario ormai secolare della moda».

«Ecco perché ho studiato un modo per riabilitare il taglio a sbieco e renderlo addirittura più spettacolare attraverso l’uso delle macro paillettes. Oppure, le giacche dal taglio sartoriale che però nascono dalle tecniche della corsetteria. In realtà mi interessava aggiornare il linguaggio per ottenere figure femminili e maschili che corrispondessero di più a questi tempi che sono ancora imprecisi ma che stanno formando le personalità del futuro».

Con queste parole il direttore creativo, Alessandro Dell’Acqua, chiarisce il suo intento e la sua visione creativa, risultato di una grande passione, di un expertise importante, di un’attenta analisi della cultura contemporanea e soprattutto di una chiara consapevolezza della naturale evoluzione dello stile e della sua comunicazione.

La collezione N21 per il prossimo autunno- inverno è un sofisticato esercizio di contaminazione dove la sartorialità di matrice maschile incontra la raffinata femminilità che da sempre è protagonista delle collezioni di Dell’Acqua, il rigore del minimalismo e della semplicità riscopre una nuova identità abbinato all’uso effimero di strass, piume e paillettes. In passerella le giacche e i cappotti in panno dalle tonalità militari suggeriscono volumi ampi e spalle importanti e nascondono leggerissimi abiti trasparenti, spesso ricamati e dalle costruzioni che mutuano la modellistica dall’arte della corsetteria e della lingerie.

I tweed di foggia maschile interpretano lunghe gonne a pieghe ma anche bustier essenziali, il denim abbandona la matrice casual accompagnandosi a leggeri top seducenti. Decostruzione sartoriale e un glamour dark suggeriscono una nuova estetica in bilico tra femminilità distopica e memorie disco anni Ottanta, nei mini abiti in paillettes così come nella maglieria.

Alessandro Dell’Acqua continua il suo percorso verso uno stile che accorcia sempre più le distanze tra femminile e maschile e conferma la sua anima romantica ma contemporanea in perfetta sintonia con la tendenza imperante di Retrofuturismo.

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