L’IA di Google renderà la ricerca web più personale

(ANSA) – MILANO, 08 MAG – È il Wall Street Journal ad
anticipare una delle novità che Google svelerà il 10 maggio,
durante la conferenza per sviluppatori Google I/O 2023. Secondo
la testata statunitense, Big G ha in mente di lanciare una prima
versione del suo motore di ricerca di nuova generazione,
potenziato dall’intelligenza artificiale di Bard, già nelle
prossime settimane, con l’obiettivo di estendere l’iniziativa a
tutti gli utenti Usa entro la fine dell’anno. La ricerca
tradizionale verrà, stando al Journal, completamente
ridisegnata, per dare spazio a maggiori contenuti provenienti
dai social network, foto e video. Al posto dei risultati di
ricerca divisi per pagine, l’IA di Bard renderà la navigazione
più personale e coerente con le abitudini di un singolo utente,
creando di fatto una pagina Google diversa per ogni navigatore.
    Qualcosa di simile ai raggruppamenti mostrati in Google
Discover, a cui chi usa uno smartphone Android può accedere con
uno scrolling verso sinistra delle finestre principali, ma con
dentro i link offerti a seguito di una ricerca con termini o
domande al chatbot di Bard.
    Il progetto di restyling arriva in un momento in cui Google
deve affrontare la crescente concorrenza di rivali come Bing,
che grazie all’integrazione di ChatGpt ha beneficiato di un boom
concreto nel tasso di adozione. Ma la compagnia deve guardarsi
anche da TikTok. L’app dei video brevi è molto popolare tra i
giovani, che la usano per cercare ristoranti e altre attività
nei dintorni. Mercoledì 10 maggio, oltre a svelare parte
dell’aggiornamento della ricerca con l’IA, Google potrebbe anche
presentare un adattamento di Bard specifico per gli smartphone.
    Secondo il sito 9to5Google, il chatbot di Big G si paleserà su
telefonini Pixel, sviluppati proprio da Google, sotto forma di
widget da premere per fare domande veloci e ottenere indicazioni
direttamente dalla homepage del telefono. Al momento, non si sa
se Bard sarà integrato nell’app di ricerca di Google o arriverà
come software separato ma è evidente che il tema è caldo anche a
fronte delle indiscrezioni che arrivano dalla Cina, dove Baidu,
la “Google cinese”, sarebbe già sul punto di rendere disponibile
il suo motore di ricerca basato su IA. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it