‘Lia non deve morire’, un corto sul rispetto della diversità

(ANSA) – ROMA, 25 SET – L’obiettivo è “dare voce a chi per
tanto tempo una voce non l’ha avuta. Oggi, finalmente, le parole ‘omosessualità’ o ‘transgender’ e tante altre, non hanno più
accezione negativa. Ai bambini si vuole insegnare il rispetto
della diversità, e il non-giudizio. Agli adulti vogliamo
mostrare quanto può essere migliore un mondo senza odio. Eppure,
per tante persone questo è ancora un sogno. Non si è in grado di
accettare gli altri. E spesso non si è ancora in grado di
accettare nemmeno noi stessi”. Il regista Alfonso Bergamo
racconta così ‘Lia non deve morire’, il cortometraggio sul tema
dell’identità di genere che verrà girato a Polla (Salerno) il
24, 25 e 26 settembre.
    Lia è quella parte di sé che Vincenzo, stand up comedian,
sposato e con una bambina, non ha mai voluto accettare. Era la
sua ‘amica immaginaria’, quella che il padre ha mandato via su
un treno quando lo sorprese a toccarsi sulla foto di un compagno
di scuola. Ora che sua figlia ha scoperto il suo segreto,
Vincenzo ha solo un modo di liberarsi da se stesso. Nel suo
ultimo spettacolo dà appuntamento al suo pubblico al binario 3,
per salutarlo un’ultima volta. Solo una di loro si presenterà:
Angela, che troverà Vincenzo steso sulle rotaie e proverà a
impedirgli di compiere quel gesto estremo. Perché Lia esiste. E
non deve morire.
    “Vincenzo non si riconosce nel sesso di nascita, ma allo
stesso tempo rifiuta di accettarlo”, sottolinea Bergamo, che
firma anche il soggetto con Valentina Morricone. “La
disperazione lo spinge a cercare pace nella morte. Il suicidio è
un altro aspetto delle nostre vite di cui non si parla
abbastanza. Eppure, i numeri dei suicidi, specialmente quelli
collegati a cause di omofobia, fanno venire i brividi. L’Arte
però, è anche Resistenza al Tempo e alla Morte. La volontà è
fornire la forza di resistere alla tentazione di arrendersi per
chi si trova in situazioni emotive simili”.
    Presentato da Giangi Foschini (Line Producer di Baby – Zero
di Netflix), una produzione GiKa Productions in associazione con
Brandos film, il corto è interpretato da Mario Paradiso Jr.,
Francesca Cellini, Elena Romagnoli e Francesco Barra. Le musiche
sono di Sergio Cammariere, dall’ultimo disco “Piano nudo”.
    (ANSA).
   

Leggi su ansa.it