L’intelligenza artificiale aiuta a prevenire future pandemie

(ANSA) – MILANO, 29 SET – L’intelligenza artificiale aiuta a
identificare i virus che rischiano di fare il temuto ‘salto di
specie’ dall’animale all’uomo come il coronavirus SarsCoV2: lo
fa grazie a un sistema di apprendimento automatico che valuta i
genomi dei virus, permettendo così di concentrare gli sforzi per
monitorare solo quelli potenzialmente più pericolosi. Il
risultato è pubblicato sulla rivista Plos Biology dai
ricercatori dell’Università di Glasgow.
    Individuare le zoonosi (cioè le malattie che si trasmettono
dagli animali all’uomo) prima della loro insorgenza è un’impresa
ardua, perché nel mondo animale circolano più di 1,6 milioni di
virus e solo una piccola minoranza è davvero in grado di
infettare gli esseri umani. Per riuscire a individuarla, i
ricercatori hanno innanzitutto realizzato un database con 861
specie di virus appartenenti a 36 famiglie: da qui sono partiti
per sviluppare dei modelli di apprendimento automatico che
assegnassero una probabilità di infezione nell’uomo sulla base
della classificazione tassonomica dei virus e del loro legame
con altri già noti come patogeni per l’uomo. Il modello che ha
dimostrato le migliori performance è stato poi utilizzato per
analizzare altri genomi di varie specie virali: si è così
scoperto che i genomi potrebbero avere caratteristiche
indipendenti dalla classificazione tassonomica e che potrebbero
predisporre i virus ad adattarsi all’uomo. I virus etichettati
come sospetti dall’intelligenza artificiale potranno essere
studiati più a fondo per caratterizzarli meglio e iniziare lo
sviluppo di eventuali vaccini. (ANSA).
   

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