L’Italia, con Cnr, nella rete dei computer quantistici Ibm

(ANSA) – ROMA, 02 FEB – La ricerca italiana, con il Consiglio
nazionale delle ricerche (Cnr), adesso ha a disposizione uno
strumento in più, grazie all’ingresso nella rete dei computer
quantistici dell’Ibm. I ricercatori potranno infatti utilizzare
i venti computer quantistici della rete, fra i quali
l’innovativo Eagle, per applicazioni in numerosi ambiti: dalla
comprensione del mondo fisico alla progettazione di nuovi
farmaci.
    “Il Cnr è la prima istituzione italiana a partecipare al
Quantum Network di Ibm”, ha detto la presidente del Cnr, Maria
Chiara Carrozza. “Questo accordo – ha aggiunto – apre alla
possibilità di cooperazione con prestigiosi partner
internazionali che svolgono ricerca nel settore delle quantum
technologies e mette a diposizione dei nostri ricercatori e
dello sviluppo del Paese uno strumento di frontiera
avanzatissimo, in grado di segnare una svolta rivoluzionaria in
diversi settori, a partire da quello informatico”.
    L’accesso alla rete è destinato in particolare ai
ricercatori dell’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni
(Cnr-Icar) e dell’Istituto di informatica e telematica
(Cnr-Iit), ma in futuro potrà essere esteso a tutti gli altri
istituti del Cnr.
    “La computazione quantistica nei prossimi anni consentirà
di trovare soluzioni a problemi scientifici e applicativi
ritenuti irrisolvibili con gli attuali sistemi di supercalcolo”,
ha detto il direttore di Cnr-Icar, Giuseppe De Pietro. “Ciò – ha
aggiunto – comporterà un cambiamento radicale nel modo di
pensare la progettazione di algoritmi e software, aprendo nuovi
campi di ricerca”. Per Alessandro Curioni, direttore di Ibm
Research per l’Europa, le possibili applicazioni vanno “dai
modelli per simulare accuratamente il mondo fisico, ed
eventualmente progettare farmaci e materiali migliori, agli
strumenti per affrontare problemi di ottimizzazione complessi,
come quelli legati alla modellazione del clima e della finanza”.
    (ANSA).
   

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