Liverpool-Psg e Leverkusen-Bayern, ottavi di nobiltà

Una vittoria da ottenere per onorare la memoria di un compagno di lavoro scomparso, un’impresa “epica che rimarrebbe nella storia del club”, la voglia di rivincita per una sconfitta, quella dell’andata, assolutamente immeritata.

    Sono i motivi che renderanno più che interessante questo martedì di Champions che prevede la prima tornata del ritorno degli ottavi di finale. Così, oltre a Inter-Feyenoord, c’è il Barcellona ancora molto scosso per la morte improvvisa, avvenuta nell’albergo della squadra, del medico sociale Carles Minarro, e che vuole onorarne la memoria con una vittoria sul Benfica.

    “Ma nulla è ancora deciso, nessuno di noi pensa che siamo già qualificati – chiosa il tecnico ‘blaugrana’ Hansi Flick -. Per noi quella di Carles è stata una perdita enorme, lui era amato da tutti, e una pedina importante del puzzle dei nostri successi. Ora la squadra vuole giocare: domani dobbiamo vincere per lui. Szczesny? E’ un portiere esperto, la sua personalità ci aiuta molto”.
    C’è poi il Bayer Leverkusen che non si sente ancora eliminato dopo lo 0-3 dell’andata nella sfida tutta tedesca contro il Bayern Monaco, dalla quale uscirà la rivale dell’Inter, se passerà, nei quarti di finale. Xabi Alonso deve fare i conti anche con l’assenza per infortunio della sua ‘stella’ Wirtz ma non si dà per vinto e anzi tiene a dire che “anche qui potrebbe succedere qualcosa di miracoloso, a me è già accaduto quando giocavo nel Liverpool nella finale contro il Milan (la Champions del 2005 ndr) o alla Roma contro il Barcellona. A volte da situazioni difficilissime, che sembrano impossibili, può nascere qualcosa di epico. Se ci riuscissimo noi, sarebbe qualcosa che ci porterebbe in un’altra dimensione e che rimarrebbe per sempre nella storia del club. Dobbiamo giocare con cuore, passione, grinta: è un’occasione unica, che mai più potrebbe capitarci”.
    In casa Bayern si ostenta sicurezza ma senza strafare, confidando ancora una volta nella vena realizzativa di Harry Kane.

    In casa del Liverpool oggi ha fatto più notizia l’ufficializzazione della notizia che da luglio i Reds torneranno a vestire Adidas per 72 milioni all’anno. Però c’è anche il match di ritorno contro il Paris SG che all’andata al Parco dei Principi ha dominato ma alla fine è stato beffato dal gol di Elliott a tre minuti dalla fine. Ora per Luis Enrique e i suoi c’è una montagna da scalare, visto il rendimento della squadra di Arne Slot, ma il tecnico spagnolo ex Roma spiega che “ad Anfield è difficile giocare ma noi lo faremo come all’andata, non possiamo snaturarci. Contro il Liverpool non ti puoi chiudere in difesa. E poi in passato abbiamo già recuperato da svantaggi come questo, e ci riproveremo”.
   

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