giovedì, 6 Febbraio 2025
Lo sciopero degli sceneggiatori potrebbe arrivare a Cannes
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(ANSA) – NEW YORK, 09 MAG – Lo sciopero degli sceneggiatori
minaccia di arrivare a Cannes: nonostante l’agitazione della
Writers Guild of America in corso da una settimana si stia
svolgendo a migliaia di chilometri di distanza, ripercussioni si
faranno sentire inevitabilmente sulla Croisette dove la grande
kermesse del cinema prendera’ il via il 16 maggio. E’ un
dilemma che si porra’, ad esempio, a Wes Anderson e Martin
Scorsese, entrambi pronti a sfilare sul tappeto rosso per tenere
a battesimo i rispettivi film Asteroid City e Killers of the
Flower Moon: i due registi, che hanno contribuito ai copioni,
hanno obblighi contrattuali di far conoscere i loro nuovi
lavori, ma sono entrambi tesserati della Wga, le cui regole
impartite agli affiliati mentre e’ in corso lo sciopero
impediscono di fare attivita’ di promozione. Non e’ dunque
chiaro – spiega il sito IndieWire – se e come i due grandi
autori di cinema si comporteranno. L’impatto dello sciopero
sui palinsesti tv e film finora non si e’ fatto sentire con la
sola eccezione dei talk show e delle soap televisive i cui testi
vengono sfornati alla vigilia dell’andata in onda. Ma siccome
Cannes e’ anche un fiorente mercato per nuovi copioni, Variety
si e’ chiesta se l’incertezza dell’agitazione (e di quelle
potenziali di registi e degli attori i cui contratti stanno
egualmente per scadere a breve) non avra’ una influenza negativa
sulle transazioni. Lo sciopero infiamma gli animi a Hollywood e sulla vicenda e’
intervenuto lo stesso presidente Joe Biden, auspicando che le
parti arrivino a un’intesa “al piu’ presto possibile”. Le
parole del presidente sono state le prime in materia. “Spero
sinceramente che lo sciopero si risolva e che gli sceneggiatori
ottengano il contratto equo che si meritano”, ha detto il
presidente. Lo sciopero, il primo dal 2007 quando l’agitazione duro’ 100
giorni, e’ cominciato il 2 maggio una volta fallite le
trattative tra la Wga e i principali studi e colossi dello
streaming. I writers chiedono un adeguamento dei loro compensi
ai nuovi modelli di lavoro, garanzie minime per beneficiare di
un’occupazione stabile e protezioni dall’incombente minaccia
dell’intelligenza artificiale. (ANSA).