domenica, 24 Novembre 2024
Loki – Tom Hiddleston, i creatori e il cast presentano la serie
LEGGI ANCHE: La recensione dei primi due episodi di Loki
È il giorno di Loki: la prima puntata della serie è infatti disponibile su Disney+, e trascinerà il pubblico una grande avventura attraverso lo spazio e il tempo, passando per la folle stanze della Time Variance Authority.
Tom Hiddleston (Loki), Owen Wilson (Mobius M. Mobius), Gugu Mbatha-Raw (Ravonna Renslayer) e Wunmi Mosaku (Hunter-15) hanno presentato la serie durante una conferenza stampa on-line, insieme al superproduttore Kevin Feige, al creatore Michael Waldron e alla regista Kate Herron.
Piacere e sorpresa
Chi segue le vicende del Marvel Cinematic Universe, sa bene che Loki ha trovato la morte per mano di Thanos in Avengers: Infinity War, ma gli eventi di Endgame hanno permesso al Dio dell’Inganno di tornare: approfittando di un momento di confusione, il fratellastro di Thor è infatti scappato col Tesseract dopo il suo arresto da parte dei Vendicatori, nel 2012. Questo Loki è quindi un’anomalia temporale che la TVA vuole eliminare. Ma qual è stata la reazione di Tom Hiddleston quando ha scoperto che sarebbe stato protagonista del suo show?
Una combinazione di piacere e sorpresa, credo sia questo il modo giusto di descriverla. Ero molto entusiasta all’idea [di tornare per la serie], ma ero confuso perché quella scena in Infinity War sembrava così definitiva [per Loki]. Sapevo però che Endgame era dietro l’angolo, e in quel film Loki raccoglie il Tesseract e sparisce in uno sbuffo di fumo. Dove va? Quando? E come ci arriva?
L’idea nasce proprio da Endgame, come spiega Kevin Feige:
Quando abbiamo girato Infinity War non lo sapevamo ancora [che Loki avrebbe continuato la sua storia]. Ma lo sapevamo, credo, quando abbiamo girato Endgame. Non sapevamo cosa avrebbe significato, e in quale direzione sarebbe andato.
Una grande opportunità
Michael Waldron, grande fan del personaggio, ha colto l’opportunità al volo:
Ero entusiasta dell’opportunità, quando ho sentito che sarebbe stata una serie su Loki. Era già il mio personaggio preferito del MCU, e avrebbe avuto l’elemento dei viaggi temporali. Era un progetto intriso di caos e divertimento, una grande occasione per uno scrittore. Così, ho iniziato a eliminare i miei nemici uno a uno per avere il lavoro.
Anche Kate Herron non vedeva l’ora di lavorare con i Marvel Studios:
Ho scoperto che avrebbero fatto lo show, e ho detto al mio agente di chiamarli ogni giorno finché non avrebbero capitolato. E ha funzionato! Dicevo semplicemente, devo essere in una stanza con loro. La perseveranza, credo, ed essere una rottura di scatole, mi hanno fatto ottenere il lavoro.
Volti nuovi
Per Owen Wilson si tratta dell’esordio nel MCU:
È eccitante farne parte. Già solo vedere come si entusiasma la gente quando esce un trailer. Ho lavorato su molte cose diverse, ma non capivo bene la segretezza che circonda tutto questo, finché non ho visto quanto i fan si esaltano e quanto sono appassionati. E la Marvel si impegna molto per sorprendere il pubblico. A quel punto, capisci davvero come funziona.
È un debutto anche per Gugu Mbatha-Raw, il cui personaggio si trova ancora nelle fasi iniziali:
Fortunatamente o sfortunatamente per me… sapete, Kate mi ha spiegato che questa sarebbe stata una storia di origini per Ravonna Renslayer. Avrebbe preceduto alcune delle cose dei fumetti. Quindi avevamo la sensazione di poter creare qualcosa di nuovo con la TVA, qualcosa che i fan non avevano ancora visto. E credo ci sia molto potenziale, per lei, anche in futuro.
Il personaggio di Wunmi Mosaku è inedito, quindi per lei non c’erano pressioni:
Niente pressioni, perché nessuno aveva idea di come [Hunter-15] dovesse essere. Posso interpretarla così com’è, e voi dovete accettarla. [Ride] Mi piace che sia così, perché si sente sempre un po’ di pressione quando si entra nel MCU. Quindi, poter partire da zero e fare qualunque cosa io voglia con Kate… sapete, è fantastico. È divertente.
Riferimenti noir
Loki unisce molti generi, compreso il thriller investigativo, e la regista parla dei suoi riferimenti per la serie:
Beh, sul piano stilistico, io e la mia direttrice della fotografia Autumn [Durald Arkapaw] siamo state ispirate da molti film noir. Potete vederlo nell’illuminazione e nel modo in cui approcciamo la serie. Se7en esercita un’influenza molto pesante. Nel secondo episodio c’è un piccolo riferimento a Se7en, nella colonna sonora, che sicuramente i fan del film riconosceranno subito.
Waldron aggiunge:
Sì, Fincher di sicuro. Zodiac e Il silenzio degli innocenti [di Jonathan Demme] sono stati due riferimenti specifici a cui pensavamo spesso nella writers’ room.
La proposta di Kate Herron
Kevin Feige sottolinea però che la vera influenza sullo show è stata di Kate Herron:
Beh, la vera risposta è che l’ispirazione è stata Kate. Giusto? Sapevamo di voler fare una serie su Loki con Tom Hiddleston. Sapevamo di volere i viaggi nel tempo. Io, il nostro produttore Stephen Broussard e l’altro nostro produttore, Kevin Wright, siamo sempre stati fan della Time Variance Authority nei fumetti. Ci piaceva l’idea. Ma non sapevamo bene cosa farci, finché Kevin e Stephen non hanno avuto l’idea di usarla come uno degli aspetti principali di questo show. Ma è stata Kate a portare tutti questi riferimenti, permettendoci di guardare alla serie attraverso un genere diverso da quello che ci aspettavamo. Quindi, la nostra ispirazione è stata Kate e la sua proposta per questo lavoro.
Il casting
Per Owen Wilson, star di grande esperienza, è bastata una conversazione con la regista per accettare la parte:
Non c’è stato bisogno di una grande opera di convincimento. È bastata la conversazione che ho avuto con Kate, una telefonata molto esaustiva, in cui Kate mi ha spiegato attraverso tutta l’idea dello show e la dinamica tra Mobius e Loki. È stata una telefonata molto coinvolgente, e sono salito a bordo proprio in quel momento.
Esperienza ben diversa, invece, quella di Wunmi Mosaku, che non sapeva nemmeno di aver fatto un’audizione per Loki.
Ero molto elettrizzata. Non sapevo che fosse per Loki. Ho pensato, “È top secret, quindi dev’essere molto importante”. Quando ho ricevuto una telefonata nel mezzo della notte e mi hanno offerto una parte in Loki, ho pensato, “Ho fatto un’audizione per Loki? Va bene. Sì, sicuro”. È stato molto emozionante. Conoscevo già Tom e Gugu, andavamo a scuola di recitazione insieme, quindi… anche se l’idea di entrare nel MCU era terrificante, perché si tratta di una cosa enorme… sapere di poter entrare in una stanza a trovare degli amici, persone che conosco… voglio dire, conosco Tom fin da quando avevo 18 anni, il mio primo anno alla RADA [la Royal Academy of Dramatic Art di Londra, ndr]. Quindi è stato molto bello. C’era però anche qualcosa di spaventoso, perché recitare con gli studenti del terzo anno mette un po’ in soggezione. [Ride] Ma mi è piaciuto tantissimo.
Gugu Mbatha-Raw aggiunge:
È fantastico vedere l’ascesa di questa generazione. E anche entrare in quesi mondi epici, surreali, giganteschi. Ma quando hai un’esperienza condivisa, quando ricordi gli stessi tutor di recitazione, hai camminato negli stessi corridoi e nella stessa mensa, hai gli stessi riferimenti culturali… e considerando soprattutto che abbiamo dovuto girare durante la pandemia… è stato molto confortante avere queste amicizie di lungo corso attorno a noi.
Anche lei, come Wilson, ha accettato la parte dopo una conversazione con Kate Herron:
Non ho proprio fatto un’audizione. Ho fatto una lunga chiacchierata al telefono con Kate… ed è stata molto accurata, molto appassionata. Piena di dettagli. Quindi sapevo che si trattava di Loki. [Ride] Ho avuto molto su cui pensare all’inizio, con l’MCU e la TVA, ma ero molto entusiasta.
A lezione di Loki
Owen Wilson conosceva poco il Marvel Cinematic Universe, ma ci ha pensato Tom Hiddleston ad aiutarlo a recuperare: raccontandogli la storia di questo universo narrativo, i due attori hanno stabilito un legame che si riflette nell’alchimia tra i loro personaggi.
Prima di cominciare le riprese, Tom mi ha pazientemente e generosamente accompagnato attraverso la mitologia del MCU e Loki. Le chiamavamo “le lezioni di Loki”. E mi permetteva di fare domande. Credo che sia stato molto importante, e abbia aiutato la nostra dinamica quando abbiamo iniziato a girare le scene. Perché alcune delle nostre conversazioni, proprio quando affrontavamo quegli argomenti, si facevano strada nelle scene stesse. Quindi è stato molto utile andare a scuola di Loki prima di cominciare le riprese.
Ricomincio da capo
Trovandosi in un contesto inedito, il Dio degli Inganni deve ripartire da capo. Spiega Tom Hiddleston:
Ciò che amo della serie è che Loki viene spogliato di tutto ciò che conosce. Thor non si trova nei paraggi. Asgard sembra molto lontana. Gli Avengers, per il momento, non sono sono in vista. Viene spogliato del suo status e del suo potere. E, se gli togli quelle cose con cui si è identificato negli ultimi sei film, cosa rimane di lui? Chi è, all’interno o all’esterno di quelle cose? Quelle erano domande molto affascinanti a cui rispondere. Cosa rende Loki ciò che è? E, se esiste qualcosa di autentico dentro di lui, è in grado di crescere? Di cambiare? Le esperienze con la TVA gli forniscono qualche indizio su chi può diventare? Questo imprevedibile mutaforma che non mostra mai lo stesso aspetto due volte.
L’attore è molto grato ai fan, poiché il loro amore per Loki (e per la sua performance) gli permette di continuare a interpretarlo. Ma cosa amano, in particolare?
Alcuni apprezzano la sua giocosità, la sua spontaneità, e quell’intrinseco senso dell’inganno che possiede. Altri ne apprezzano le qualità come antagonista. Alcune persone probabilmente non lo sopportano. Non so. [Ride] Ma so che ci sono persone attratte dalla sua vulnerabilità sotto tutti quegli strati di fascino e carisma… e la giocosità è una forma di vulnerabilità, suppongo. Nella vulnerabilità c’è qualcosa con cui è facile relazionarsi. Lo devo agli sceneggiatori, a dire il vero. A tutti quelli che hanno scritto il personaggio nei fumetti. Partendo ovviamente da Stan Lee e Jack Kirby, fino a J. Michael Straczynski e Daniel Kibblesmith. Lo devo a Don Payne, che ha scritto il primo film di Thor e ha fatto un lavoro straordinario, rendendo Loki un personaggio dotato di grande patos. E da Don fino a Michael e la sua meravigliosa squadra, Eric Martin, Bisha K. Ali, Elissa Karasik e Tom Coffin, tutte quelle persone che hanno messo insieme le loro teste per pensare a questo personaggio. È un grande onore.
CLICCATE QUI PER VEDERE LOKI SU DISNEY+ Leggi su ScreenWEEK.it