L’Oscar Dante Ferretti ai giovani, cercate scenografi e registi

(ANSA) – NAPOLI, 15 MAG – “Ai ragazzi dico: trovate un
regista che vi chiami. Certo, ci vuole fortuna ma consiglio di
insistere, di andare a cercare dei maestri scenografi e di
lavorare appena possibile. Adesso, purtroppo, si fanno meno
film, si fanno più produzioni per la televisione ma sempre
lavoro è”. Così oggi nell’Accademia di Belle Arti di Napoli, lo
scenografo premio Oscar Dante Ferretti, che ha incontrato gli
studenti nell’ambito delle attività del Master accademico di II
livello in “Scenografia per il cinema” e “Costume per il
cinema”, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Poc
2014/2020, realizzato in collaborazione con Netflix e Rai e
riconosciuto dal Ministero dell’Università e Ricerca.
    Lo scenografo, dopo aver detto di tifare per il Calcio Napoli
(“Sono molto amico di Aurelio De Laurentiis”), ha sottolineato
il suo rapporto con la città e il senso del suo lavoro: “Napoli
mi è particolarmente vicina e le sono molto legato. E’
scenografica perché è bella tutta, la sua parte antica così come
quella moderna. Ho lavorato con diversi registi, anche campani,
e in tutti i film ho sempre messo me stesso sia come assistente
che come scenografo. La scenografia è bella perché c’è sempre un
intervento da parte di uno scenografo in cose sia totali che
marginali in base alla storia”.
    Un’occasione che ha permesso agli allievi di vivere,
attraverso le parole del grande scenografo, l’atmosfera e le
realtà delle grandi produzioni cinematografiche, come il suo
incontro con Fellini nato sul set del Satyricon del 1969 grazie
ad un episodio assolutamente casuale che ha poi portato alla
loro collaborazione che partendo da “La città Delle Donne”
condurrà a Prova D’Orchestra, 1978; E La Nave Va, 1983; Ginger e
Fred, 1986; La Voce Della Luna, 1990. E’ suo il merito di avere
portato a girare interamente il film “Gangs of New York ” di
Martin Scorsese a Cinecittà grazie al rapporto di confidenza con
il regista e ad un pranzo insieme, da quella esperienza Leonardo
di Caprio lo ha definito “‘Lo scenografo più emblematico della
sua epoca, forse il più grande di tutti i tempi”. L’incontro è
stato moderato da David Miliozzi autore del libro su Dante
Ferretti “Immaginare Prima”. (ANSA).
   

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