L’ultima di Nadal a Malaga. Federer: ‘Amico, tifo sempre per te’

Nel corso dell’ultimo anno se lo sono conteso tutti i più grandi tornei del mondo, perché volevano che l’ultima partita di uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi si giocasse sui propri campi, ma alla fine Rafa Nadal ha deciso che la Coppa Davis a Malaga con la maglia della sua Spagna sarebbe stato l’addio perfetto al tennis giocato.

“Se fossi il capitano non schiererei me per la prossima partita. Visto il mio livello non mi sceglierei, ma questo non significa che non abbia voglia di giocare. Oggi potrebbe essere stata la mia ultima partita individuale. La decisione di giocare è stata presa da lui, per questo è il capitano. Non ho messo nessuna pressione. Si è deciso che avrei giocato io e sapevamo che c’era un rischio. Non ho potuto vincere il punto. Ci ho provato come sempre. Non si può controllare il livello che hai. Ho già detto che mi avrebbe scartato se non mi avesse visto preparato, ma mi sono allenato abbastanza bene”. Appare deluso Rafa Nadal dopo la sconfitta nel singolare di Davis con la Spagna, ma non cerca giustificazioni

E così, in Andalusia, il campione maiorchino sta mettendo in scena l’ultima atto di una carriera sportiva eccezionale. Lacrime. Non potevano non esserci lacrime sul volto di Nadal mentre entrava in campo per salutare il proprio pubblico che gli tributava un assordante “Rafa, Rafa”: lui ha giocato un tennis passionale ed inarrivabile sul “lento”, unendo il sudore e la determinazione all’odore di terra battuta.

Spesso dove non potevano tecnica e fisico, riusciva il suo cuore. Così diverso dalla ricerca della perfezione di Novak Djokovic o dal puro talento di Roger Federer. E proprio lo svizzero, a poche ore dal match di Davis, con una lettera commovente sui social ha reso omaggio al suo amico e rivale: “Mi hai fatto lavorare più duramente di quanto avessi mai immaginato – scrive il fuoriclasse elvetico – Mi hai costretto a reinventare il mio gioco. Che carriera incredibile hai avuto”.

“Mi hai battuto, molto. Più di quanto io sia riuscito a battere te. Mi hai sfidato in modi in cui nessun altro avrebbe potuto. Sulla terra rossa mi sembrava di entrare nel tuo cortile, e mi hai fatto lavorare più duramente di quanto avrei mai pensato di poter fare”. “Dopo l’Australian Open del 2004 ho raggiunto per la prima volta ero al top del mondo. Ma due mesi dopo, sei sceso in campo a Miami con la tua maglietta rossa senza maniche, mostrando quei bicipiti, e mi hai battuto in modo convincente. Eravamo all’inizio del nostro viaggio e alla fine lo abbiamo fatto insieme. Vent’anni dopo, Rafa, devo dire: che corsa incredibile hai fatto. Inclusi 14 Open di Francia, storici! Hai reso orgogliosa la Spagna e il tennis”.

 Federer ricorda anche la Laver Cup 2022. “La mia ultima partita. Per me significava tutto averti lì al mio fianco, non come rivale ma come mio compagno di doppio. Condividere il campo con te e condividere quelle lacrime sarà per sempre uno dei momenti più speciali della mia carriera. Voglio che tu sappia che il tuo vecchio amico tifa sempre per te e tiferà con altrettanta forza per tutto ciò che farai dopo”.

Migliaia i tifosi iberici a Malaga per celebrare Nadal, il mancino di Maiorca che a 38 anni si è commosso ancora ascoltando l’inno di Spagna, un inno senza parole che lo stadio ha “riempito” con un unico imponente coro “Rafa, Rafa”.

E, così, il primo incontro tra Spagna e Olanda ha visto Nadal scendere in campo per il suo ultimo show. Rafa è uscito sconfitto da un arrembante van de Zandschulp tra gli applausi del suo pubblico che gli ha “perdonato” quest’ultimo match ed ha gioito di vederlo in campo per l’addio al tennis giocato. 

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