lunedì, 3 Marzo 2025
L’ultimo anno di Eleonora Giorgi, ”il più bello’

(di Mauretta Capuano) ANDREA RIZZOLI, NON CI SONO BUONE
NOTIZIE. L’ANNO PIÙ BELLO DI MIA MADRE, NONOSTANTE TUTTO
(PIEMME, PP 272, EURO 19,90).
“Che la mia vita abbia subito fin dall’inizio, e per l’intero
svolgimento, eventi di portata extra-ordinaria, fra alti e bassi
estremi estranei alla mia volontà, è un dato di fatto evidente.
Il Destino, più che la mia volontà, ha fin qui segnato il mio
percorso umano. Non mi aspettavo, però, che il Fato imprimesse
di colpo una svolta tanto violenta alla mia vita”. Lo racconta
Eleonora Giorgi, parlando della scoperta del tumore al pancreas,
nella prefazione al libro ‘Non ci sono buone notizie. L’anno più
bello di mia madre, nonostante tutto’, scritto dal figlio Andrea
Rizzoli, da poco uscito per Piemme, con la postfazione di Paolo
Ciavarro, secondo figlio dell’attrice.
Dedicato “A tutti i coraggiosi obbligati a lottare per la
loro vita. E a coloro che coraggiosamente scelgono di restargli
vicino”, è il racconto intimo di un’intera famiglia che si
unisce quando deve affrontare la prova più difficile.
Una tosse sospetta, un’ombra al pancreas, poi la diagnosi di
tumore che oggi ha portato alla morte Eleonora Giorgi. “Non siamo mai stati così uniti. Presi dalle nostre
individualità, procedevamo come delle rette vicine ma parallele.
Adesso invece siamo un intricato nodo di emozioni e speranze”
racconta Andrea Rizzoli, che con Paolo è stato vicino alla madre
fino all’ultimo momento, in questo diario. Un diario che è anche
una lettera a sua madre: non più l’attrice, il personaggio
pubblico, l’icona del cinema che tutti hanno amato, ma
semplicemente Eleonora, la donna forte e combattiva che non teme
le sue fragilità. Un racconto in cui c’è la paura, la speranza,
la dolcezza, le priorità che cambiano, il tempo che diventa
insieme alleato e nemico, il “quando” che si trasforma in “se”.
“E col sorriso mi abbandono al destino e all’amore dei miei
figli, delle loro mogli, di Gianluca il nipotone, e dei miei
amatissimi Gabriele, nipotino di meno di tre anni, e di Nina, la
sua sorellina di nove! È a loro che dedico la mia vita e tutto
quello che ho imparato! E loro che ringrazio della cura e
dell’amore gigante ricevuto! E dedico anche un pochettino della
mia vita al mio pubblico, al quale mi lega un affetto
pluridecennale!” dice nel libro Eleonora Giorgi.
Andrea Rizzoli, 45 anni, autore di programmi tv e produttore,
oltre che scrittore, dà voce a un anno pieno di sofferenza che
diventa, nonostante tutto, un’esperienza di gioia e di luce. “Se
mia madre morirà non la rivedrò più. Quindi intendo lottare con
tutte le mie forze affinché questo accada il più tardi
possibile. Sapendo, però, che potrebbe succedere prima” scrive
in questo diario. “Quest’anno ci ha messo alla prova in modi che
non potevamo nemmeno immaginare. Eppure, proprio nelle
difficoltà, siamo stati in grado di tirare fuori il meglio di
noi. Non penso esista una testimonianza più concreta
dell’incredibile lavoro che mamma ha fatto nell’educazione dei
suoi figli” confida Paolo Ciavarro nella postfazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA