Malformazioni cranio neonati, al Meyer interventi mininvasivi

Già 123 neonati sono stati
trattati endoscopicamente all’ospedale pediatrico Meyer di
Firenze per risolvere la craniostenosi, malformazione del
cranio. L’utilizzo di questa tecnica mininvasiva innovativa,
spiega l’Azienda ospedaliero universitaria Meyer -Irccs, “consente di intervenire praticando una singola incisione di 2
cm evitando le cicatrici che prima correvano da orecchio a
orecchio. Attraverso questa piccola incisione si riesce, grazie
all’aiuto dell’endoscopio, ad asportare la parte di cranio
malata e ridare quindi spazio al cervello che cosi può
continuare la sua crescita. Si riduce enormemente il disagio per
i piccoli pazienti consentendo loro un tempo di degenza molto
breve (due giorni anziché sette, di media)”.
    Le craniostenosi, si ricorda dal pediatrico fiorentino, sono
malformazioni congenite del cranio causate dalla fusione precoce
di una o più suture craniche del neonato. Esistono craniostenosi
di diversi tipi e gravità, a seconda del numero e delle suture
coinvolte: possono causare deformità craniche, asimmetrie
facciali e in alcuni casi aumento della pressione intracranica o
problematiche dello sviluppo della vista nei casi in cui vi sia
un coinvolgimento oculare. Il team di neurochirurgia del Meyer,
guidato da Lorenzo Genitori, si sta sempre più specializzando
nell’approccio endoscopico mininvasivo a diversi tipi di
craniostenosi. Il paziente solitamente viene operato entro i
primi sei mesi di vita. Tra i casi trattati al Meyer, uno
definito “particolarissimo”, è quello di Andrea, affetto da una
forma severa di scafocefalia, tra le craniostenosi più comuni: “E’ stato operato con tecnica endoscopica, nonostante la
severità del quadro malformativo – spiega Mirko Scagnet,
neurochirurgo del Meyer specializzato in questo tipo di
interventi e responsabile dell’unità di chirurgia endoscopica
del basicranio del Meyer – . L’intervento è riuscito senza
complicanze e già nel pomeriggio della stessa giornata il
bambino si era rialimentato, potendo stare tranquillamente in
braccio alla propria mamma. La Tc postoperatoria ha confermato
il completo raggiungimento del target che ci eravamo fissati
nello studio pre-chirurgico. Già dopo 6 mesi dall’intervento, il
bambino ha presentato un ottimo rimodellamento cranico con una
normalizzazione degli indici craniometrici, come dimostrato
dall’ultima visita, gode di buona salute ed i genitori sono
molto contenti dell’aspetto estetico. Grazie all’introduzione
dell’endoscopio in questa tipologia di chirurgia siamo riusciti
ad ottenere i medesimi risultati della chirurgia tradizionale,
ma con una singola e piccola incisione cutanea”.
   

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