Malore a un convegno, morto il neurologo Giancarlo Comi

Ha avuto un malore giovedì scorso
mentre stava parlando a un convegno ed è mancato ieri Giancarlo
Comi, Professore Onorario di Neurologia dell’Università
Vita-Salute San Raffaele e Direttore scientifico del progetto “Human Brains’ di Fondazione Prada.
    L’annuncio della sua scomparsa è stato dato dal virologo
Roberto Burioni, collega al San Raffaele, che lo ricorda come “uno dei neurologi più autorevoli al mondo, uno scienziato che
ha scritto pagine importanti della conoscenza scientifica, un
medico al quale tanti pazienti devono la vita”. “Ricordiamo con
profondo dolore e affetto Giancarlo Comi per la serietà, la
passione e l’impegno – dice Miuccia Prada, Presidente e
Direttrice di Fondazione Prada – che ha saputo condividere in
questi intensi anni di lavoro insieme. La centralità delle
conoscenze mediche e scientifiche e la necessità di diffonderle
a tutti resteranno delle lezioni fondamentali per le attività
della Fondazione”, che ha scelto di posticipare l’incontro in
programma domani del progetto “Preserving the Brain: A Call to
Action”, diretto da Comi.
    L’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA)
saluta Comi come “figura di spicco nel campo delle neuroscienze
e instancabile pioniere nella ricerca neurologica”, ricordando
che “Nel 2004 fondò l’Istituto di Neurologia Sperimentale presso
l’Irccs San Raffaele, un centro d’avanguardia che ha diretto
fino ad oggi e che ha contribuito in modo significativo al
progresso scientifico internazionale. Dal 2013, come presidente
della European Charcot Foundation, ha supportato e guidato
ricerche fondamentali sulla sclerosi multipla, ricoprendo nello
stesso anno anche il ruolo di co-presidente della Progressive
Multiple Sclerosis Alliance e dell’Industry Forum. Questi ruoli
gli hanno permesso di coordinare le forze scientifiche,
accademiche e industriali per accelerare lo sviluppo di
trattamenti per la sclerosi multipla progressiva”.
    Nel corso della sua carriera, Comi ha ricoperto la presidenza
dell’European Neurological Society, e ha ricevuto l’Ambrogino
d’oro del Comune di Milano nel 2016, e il titolo di Ufficiale
della Repubblica Italiana per meriti scientifici nel 2018.
    “Con la sua scomparsa, la comunità perde non solo un grande
scienziato ma anche – conclude Aisla – un mentore e una guida
per le future generazioni di neurologi e ricercatori”.
   

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