mercoledì, 5 Febbraio 2025
Malumori Conte per il mercato, ds Napoli: ‘Nulla da risanare’
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Il mercato invernale per il Napoli è stato al di sotto delle aspettative, per non dire deludente, e le reazioni non si sono fatte attendere.
Le parole di Antonio Conte prima della sfida all’Olimpico con la Roma avevano messo in chiaro l’insoddisfazione del tecnico, che si aspettava un rinforzo della rosa e che aveva dovuto prendere atto di un oggettivo indebolimento dovuto alla cessione di Kvaratskhelia.
Il resto lo hanno fatto i tifosi, scatenati sui social media con le critiche all’operato della società.
Il Napoli ha dunque incaricato il ds Giovanni Manna di spiegare quali sono stati i motivi che hanno portato a un risultato così deludente e soprattutto di chiarire, alla luce di quanto è accaduto, se ci siano stati contraccolpi nel rapporto tra la dirigenza e il tecnico.
“Le strategie – ha osservato Manna – sono sempre convergenti. Non è che c’è qualcosa da risanare tra noi e l’allenatore. L’allenatore e’ focalizzato sul campo e il lavoro. Stare qui a parlare troppo di mercato sminuisce quanto fatto finora. L’anno scorso la squadra era arrivata decima, poi è stato completato l’organico grazie alla precedente sessione di mercato, in estate, e grazie al lavoro del tecnico, dello staff e dei giocatori adesso ha consolidato una posizione in linea con il nostro obiettivo, rientrare nelle competizioni europee dalla porta principale”.
“Con il mister – ha aggiunto – ci siamo confrontati a fine mercato ed è chiaro che non siamo contenti. So che abbiamo creato delle aspettative molto alte e sono consapevole che abbiamo un gruppo che ha 54 punti. Anche io sono deluso, ma il gruppo è in crescita e non dobbiamo sminuirlo”. Un discorso a parte merita la vicenda Kvaratskhelia sulla quale Manna ha fatto una valutazione esplicita. “Non eravamo ricattati – dice – ma quasi. Siamo stati costretti a cederlo a gennaio. Non è vero che la sua cessione serviva per risanare il bilancio. Abbiamo trattato con lui il rinnovo fino a 20 giorni prima del passaggio al Psg, ma le dinamiche del mercato e la volontà del calciatore ci hanno indotto ad acconsentire alla cessione”.
Manna ha poi parlato anche di altre trattative non andate a buon fine. “Danilo lo conosco, avevamo definito tutto, poi ha fatto una scelta professionale e di vita diversa. Su Comuzzo avevamo pensato di fare un investimento per il futuro che ci avrebbe permesso di mandare Rafa Marin a giocare, era tutto pronto. Abbiamo fatto un’offerta concreta. Ci eravamo spinti oltre il valore del calciatore, con il 15-20 per cento in più”. “Garnacho – ha poi osservato Manna – è un giocatore che ci piace, ci siamo avvicinati alle loro richieste con un’offerta importante. Per lasciare il club a gennaio il giocatore voleva essere accontentato. Non abbiamo voluto farlo per non inserire un calciatore nello spogliatoio con ingaggio diverso. Avevamo una bozza d’accordo con Adeyemi, non abbiamo voluto insistere. Se devo convincere un calciatore di venire a Napoli significa che non è un elemento per noi. Speriamo di giocare ogni tre giorni nella prossima stagione, con i soldi di Kvara e di altre cessioni l’obiettivo è completare la rosa”. “Non mi piace sentir dire – ha aggiunto il direttore sportivo – che siamo stati presi per il collo. C’è sempre esigenza di vendere e comprare. Lo abbiamo visto con Osimhen. Non è corretto uscire dai nostri parametri e ipervalutare un calciatore. La nostra realtà è questa”. “C’è ambizione – ha concluso – dobbiamo stare tranquilli, c’è un’aspettativa alta della piazza. Restiamo in contatto con la realtà. Serve coerenza. Ci sono club che possono fare altre cose e noi non lo facciamo, non siamo indebitati. Non facciamo operazioni per accontentare la piazza”.
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