Maratone segrete,storie di gare estreme in posti impossibili

(ANSA) – ROMA, 19 AGO – Maratone e viaggi nei paesi più
inaccessibili del mondo: dalla dittatura della Corea del Nord al
rovente deserto del Somaliland, passando per le montagne
dell’Afghanistan e dell’Iraq. Manfred Mussner, 48enne maratoneta
e funzionario Enac di Bressanone (Bolzano), è l’autore di ‘La
maratone segreta’ (Bertelli editore).
    Nel novembre del 2018 ha partecipato a una corsa ‘top
secret’ (“c’era un fortissimo rischio di attacchi da parte dei
talebani, anche perché il primo obiettivo della maratona era di
far correre le donne”) sulle montagne del Band-e amir, in
territorio afghano. “Non si poteva girare nelle città. Già
allora – ricorda – le truppe alleate si trinceravano nelle loro
basi, per questo ci siamo mossi con protocolli di sicurezza
stringenti. Sempre su auto separate, e sempre travestiti, per
non apparire subito come stranieri agli occhi dei talebani, che
controllavano già parte del territorio. Per farci raggiungere la
zona della gara dovette intervenire l’Onu con elicotteri e
aeromobili”. (ANSA).
   

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