sabato, 19 Aprile 2025
Maupas, ‘racconto l’amore di una generazione smarrita’

Leone (Nicolas Maupas), in ‘L’amore,
in teoria’ di Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo) in sala dal
24 aprile con Vision Distribution, è il fidanzato perfetto:
gentile, educato, rispettoso e per giunta filosofo, si sta
infatti per laureare con una tesi su Baruch Spinoza. Anche i
genitori di Carola (Caterina De Angelis) lo adorano perché
convinti che grazie a lui abbia la giovane finalmente lasciato
Manuel, ragazzo poco raccomandabile con cui usciva.
In realtà, a Leone che vive con il padre (Francesco Colella)
da quando la madre è morta non manca certo il masochismo, Carola
infatti lo usa solo come copertura mentre lei continua a
frequentare Manuel. E proprio grazie a quest’ultimo Leone si
ritrova accusato ingiustamente di un crimine e condannato ai
servizi sociali. Qui incontra il primo amore, Flora (Martina
Gatti), attivista ambientale a seno nudo, forte e libera che lo
apre per la prima volta alla sessualità. Quando Leone sembra
aver finalmente dimenticato Carola però, lei piomba di nuovo
nella sua vita. Dalla parte dell’amletico Leone c’è però Meda
(Francesco Salvi), un senzatetto che gli insegnerà a vivere ed
amare anche più dei libri di filosofia.
Dice Maupas dello smarrimento affettivo e sentimentale della
sua generazione: “Il mio personaggio vive completamente in una
bolla ideale nella quale l’amore deve essere per forza in un
certo modo. Viene definito come una persona fragile e timida, ma
secondo me è il ragazzo più normale di tutti perché è l’unico
che che sta prendendo veramente tempo per capire cosa vuole
davvero. È questo che lo porta allo smarrimento, in fondo io
stesso mi sento smarrito quando vedo appunto questa tendenza a
dover fare le cose per forza, a doverle raggiungere a tutti i
costi”.
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