mercoledì, 1 Gennaio 2025
Medici di famiglia in prima linea, tra vaccinati 19 over 100
Tra i pazienti vaccinati negli
studi dei Medici di Famiglia, a domicilio e nelle strutture,
figurano ben 19 ultracentenari. Un risultato straordinario, che
sottolinea l’impegno nel raggiungere anche i cittadini più
anziani e fragili. L’età massima dei vaccinati? Un’incredibile
106 anni, testimonianza del valore della medicina territoriale e
della dedizione dei professionisti che ogni giorno lavorano per
proteggere la salute della comunità. Lo rende noto il Sindacato
maggioritario dei medici di famiglia (Fimmg) Segreteria
Provinciale Ancona che ha garantito la vccinazione (tra
antinfluenzale, e Covid) a oltre 80mila cittadini. Il sindaco
denuncia però “gravi ritardi negli aggiornamenti degli elenchi
dei posti disponibili presso i medici di base” che determina “Una riduzione della libertà di scelta da parte dei cittadini,
che si trovano privi di un riferimento medico stabile”. Per
questo “È urgente un intervento per garantire trasparenza e
tempestività negli aggiornamenti degli elenchi, tutelando i
diritti di medici e pazienti”.
Grazie all’impegno costante dei Medici di Medicina Generale
(MMG), la campagna vaccinale ha registrato risultati eccellenti,
con un aumento significativo della copertura vaccinale. Il
bilanci parla di un tasso di vaccinazione in aumento di
copertura nelle fasce d’età più vulnerabili, grazie alla
capillarità della rete dei medici di famiglia. Inoltre
l’integrazione con le tecnologie digitali e la gestione degli
appuntamenti da parte dei MMG ha ridotto i tempi di attesa e
migliorato l’esperienza dei cittadini. I medici hanno saputo
rispondere prontamente a tutte le esigenze, organizzando
vaccinazioni a domicilio per pazienti fragili e campagne
straordinarie.
Un altro importante traguardo raggiunto – spiega la nota – è
l’avvio del progetto dell’Ambulatorio Temporaneo dei Medici di
Famiglia per la copertura dell’Assistenza nei territori
caratterizzati da una carenza sanitaria di base, il progetto
elaborato e redatto dall’area strategica del Sindacato è
risultato di gradimento alla dirigenza Aziendale dell’AST2 di
Ancona e dalla sua immediata applicazione nel comune di Santa
Maria Nuova, ha raccolto l’apprezzamento dei cittadini che
finalmente hanno visto una continuità nella loro assistenza
sanitaria.
Ogni paziente – sottolinea il sindacato – deve avere la
possibilità di iscriversi a un medico di famiglia. I ritardi
nell’aggiornamento degli elenchi – spiega la nota – , in alcuni
casi inspiegabili e protratti fino a 10 anni, stanno causando
gravi danni economici alla categoria professionale. Una
riduzione della libertà di scelta da parte dei cittadini, che si
trovano privi di un riferimento medico stabile.
Il sindacato ribadisce la propria disponibilità a continuare a
lavorare al fianco delle istituzioni e
degli operatori sanitari per rafforzare il sistema sanitario
pubblico, tutelando il diritto alla salute e
migliorando la qualità dei servizi offerti a ogni cittadino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA