Meta, in arrivo nuovi strumenti di sicurezza per gli adolescenti

(ANSA) – ROMA, 27 GIU – Limitare le interazioni indesiderate
sui messaggi diretti, la modalità Non disturbare, incoraggiare
gli adolescenti a gestire bene il loro tempo su Facebook e
Instagram, ulteriori funzioni di supervisione dei genitori. Sono
alcune novità annunciate da Meta “per supportare gli adolescenti
e le loro famiglie” nell’uso delle app.
    Tra queste, la funzione per limitare le interazioni
indesiderate sui messaggi diretti (Dm). Con la novità di oggi,
prima di poter inviare un messaggio a qualcuno che non ti segue
sarà necessario mandare una richiesta per ottenere il permesso a
connettersi. È possibile inviare una richiesta alla volta e
finché il destinatario non accetta l’invito non sarà possibile
inviarne altre. Inoltre, non verrà permesso alle persone di età
superiore ai 19 anni di mandare messaggi privati agli
adolescenti che non li seguono. Le richieste di messaggi
verranno limitate a contenuti di solo testo quindi non a foto,
video o messaggi vocali, né chiamate, finché il destinatario non
avrà accettato l’invito invito a chattare.
    Riguardo le limitazioni di tempo nell’uso delle app, nelle
prossime settimane verrà estesa a tutti la modalità Non
disturbare su Instagram (una volta attivata non si riceverà
alcuna notifica). Inoltre, gli adolescenti vedranno una notifica
dopo che hanno trascorso 20 minuti su Facebook, li inviterà a
disconnettersi dall’app e a stabilire dei limiti di tempo
giornalieri. “Stiamo valutando anche un nuovo sistema di
notifiche su Instagram che suggerirà agli adolescenti di
chiudere l’app se stanno guardando dei Reels di notte”, afferma
Meta.
    Tra i nuovi strumenti per la supervisione dei genitori,
infine, un avviso che incoraggia gli adolescenti a consentire ai
genitori di supervisionare il loro account Instagram se hanno
bloccato qualcuno; i genitori potranno anche vedere vedere
quanti amici hanno in comune gli account seguiti dai figli “per
stimolare conversazioni offline in merito a queste connessioni”.
    (ANSA).
   

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