Michela e Pierluigi,l’amore in apnea da record del mondo

Un incidente in moto, la vita
stravolta in una manciata di minuti. Poi la rinascita, insieme
ancora mano nella mano, uniti sempre dal destino: e stavolta a
tenere in armonia le loro vite un evento gioioso, un record del
mondo, di coppia. Perché Michela Dal Bianco e Pierluigi Bonafin
non hanno voluto fermare tutto a quel tragico pomeriggio di
maggio 2018 quando dopo l’impatto fatale hanno lottato tra la
vita e la morte e poi a entrambi fu amputata la gamba sinistra:
la voglia di rimettersi in gioco anche grazie allo sport li ha
portati a mettere a segno in tandem i rispettivi primati del
mondo di apnea ai campionati italiani paralimpici che si stanno
svolgendo a Torino (organizzati dalla FIPSAS, Federazione
Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato).
    Record iridato nella dinamica con attrezzi, lui con la distanza
di 115,50 m, lei con la misura di 94,50 m. “Un sogno, non ci
credevamo, quando ci hanno chiamato i giudici – racconta
all’ANSA Bonafin, avvocato nella vita – la gioia poi è stata
incontenibile. Un evento eccezionale, che mai avrei potuto
immaginare di vivere e insieme a Michela” Un ritorno alla vita per i due, marito e moglie, che sportivi
lo sono sempre stati: lui con un passato nel rugby e nel nuoto e
lei nella ginnastica artistica. Dopo lo choc e la difficile
ripresa, il percorso di sofferenza che li ha uniti, hanno
ritrovato ancora insieme la luce, sempre innamorati: e anche
grazie ad Alex Zanardi (prima che il pluricampione nel 2021
facesse di nuovo i conti con un drammatico incidente proprio in
handbike) si sono avvicinati alle gare di bici. Poi l’amore per
l’acqua, il nuoto utile anche nella riabilitazione fisica, li ha
portati a un’altra scoperta: l’apnea. “E’ successo meno di due
anni, grazie a Fabrizio Pagani (anche per l’atleta paralimpico
ternano record iridato a Torino ndr) – racconta ancora Bonafin –
io amo il nuoto e so che mi è utile per stare meglio
fisicamente. L’apnea è un’altra sfida. è la parabola della
nostra storia, non fermarsi mai davanti agli ostacoli, cercare
di andare oltre. Mai certo avrei pensato di arrivare a
raggiungere un obiettivo del genere: è un giorno speciale, il
sogno di una vita”. E di giorni pesanti, duri, i due atleti
coniugi ne hanno vissuti tanti: “Quel trauma ci ha cambiato la
vita – dice – ma con un passettino al giorno, tra alti e bassi,
siamo andati avanti. Lo sport ci ha aiutato sul piano fisico e
molto su quello psicologico. Non mi sento un esempio, ma quando
ci chiamano a parlare con i ragazzi nella scuole sono contento
che la nostra storia possa dare un messaggio di speranza. Lo
ripeto sempre, se ce l’ho fatta io possono farcela tutti”.
    Tenacia, grande forza di volontà e mai il desiderio di mollare:
in due la condivisione anche del male rende più forti”. “La
disabilità è una cosa in più, nella relazione sappiamo cosa può
provare l’altro – spiega Bonafin – capiamo le difficoltà che
incontra. I momenti di sconforto sono stati tanti, all’inizio la
rabbia, i problemi con la protesi: ma abbiamo sempre detto che
il giorno successivo sarebbe andata meglio”. In piscina si
allenano anche 5 volte a settimana, con molta apnea. “Sono
sensazioni fantastiche – hanno detto in coro i due atleti in
forza alla SSD Club Sommozzatori Rovigo -. L’apnea ci ha fornito
un’energia incredibile e questi record mondiali sono la
dimostrazione che non c’è sfida che non si possa vincere”. I due
atleti rappresenteranno l’Italia alla prossima edizione dei
World Games, in programma a Chengdu, in Cina, dal 7 al 12
agosto. Per l’apnea paralimpica sarà la ‘prima volta’ a questo
evento. “Ancora non ci crediamo, un fulmine bellissimo a ciel
sereno” dice Bonafin. Che con la sua Michela guarda a nuovi
traguardi, insieme sempre mano nella mano.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it