martedì, 26 Novembre 2024
Moda e urbanistica, dialogo tra un illustratore e un fotografo: Jacopo Ascari e Massimiliano Donghi
Innamorato della bellezza a tutto tondo, dal design alla moda e agli stili di vita che esplora nelle espressioni delle città con un mezzo d’arte romantico, l’illustrazione Jacopo Ascari si presenta dopo aver appena concluso diversi progetti durante la Milano Fashion Week e una mostra in tandem con l’amico e fotografo Massimiliano Donghi presso Spazio CB32.
Questo duplice viaggio sentimentale ed emozionale sulla struttura della città di Milano è andato a cogliere visuali inaspettate e monumenti evocativi, attraverso l’uso meticoloso e paziente della macchina fotografica di Donghi viceversa con il tratto passionale grafico e immediato delle illustrazioni di Ascari.
L’Immagine della Città | Dialogo tra un illustratore e un fotografo ha trasformato in 20 opere originali dieci luoghi sensibili, da Piazza San Babila al Portello verso Scalo Romana e le Cinque Vie, che aprono nuove prospettive sull’immagine della metropoli e sulla riconoscibilità dei landmark urbani, in un atto d’amore totale per Milano.
I due artisti hanno sperimentato e toccato con mano i paesaggi e i materiali urbani, dando vita a un inedito dialogo che consolida così uno splendido esempio di urbanistica espositiva e di rappresentazioni che si moltiplicano, grazie al disegno e alla fotografia insieme, per restituire un senso nuovo all’immagine delle aree in trasformazione della città.
Jacopo Ascari, modenese di nascita e figlio d’arte cresciuto in un ambiente creativo e stimolante, laureato in Urban planning presso il Politecnico di Milano, ha al suo attivo già diversi progetti in campo urbanistico e di traduzione artistica dell’architettura, del design e del territorio, dietro le quinte delle grandi mostre internazionali presso la Biennale di Venezia, la Design Week, lo studio della nota artista milanese Chiara Dynys e le divertenti puntate di storytelling #InViaggioConJacopo per il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con l’obiettivo di sottolineare lo straordinario valore architettonico delle Stazioni che costellano il Belpaese (segnalato, tra gli altri, da ArtTribune e InsideArt).
Destino dell’urbanistica, l’installazione site specific di Ascari che riflette sul rapporto tra uomo e architettura, presentata durante l’ultimo Salone del Mobile di Milano, è stato un altro studio illustrato su ciò che ci circonda e sul ruolo dell’architetto nella contemporaneità. Anche il progetto Ville Urbane per lo studio Elpada, un’immobiliare di ricerca che riscopre e ristruttura luoghi nascosti di Milano, è stato un altro momento perfetto per rappresentare il concetto di urbanistica di Jacopo, dove architetture, mappe e persone si intrecciano in un’interpretazione che è sintesi di un nuovo modo di guardare al futuro, con la poesia negli occhi.
Atelier Ascari, studio di illustrazione e atelier creativo fondato nel 2020, ha aggiunto diversi lavori in collaborazione con il settore della moda, ambiente che seduce l’artista ogni giorno perché è quell’arte applicata che permette di reinventarsi tutti i giorni, rimanendo però sempre sé stessi.
La sfida più stimolante è apposta la sinergia delle vesti con l’ambiente e le atmosfere intorno, oltre all’interpretazione artistica delle stesse, come è successo nelle continue collaborazioni con lo stilista e imprenditore Alessandro Enriquez, con Gentile Catone, Moreschi, M Missoni, Saint Laurent, per citarne alcune.
Illustrazione per la Moda è il corso che Jacopo Ascari tiene anche al Politecnico di Milano, dove esplora con gli studenti uno stile personalizzabile che diventa ogni giorno la scoperta di una sensibilità nuova, di un’immagine che abbia qualcosa da dire e magari sappia fornire risposte alle domande che emergono nel cuore di ogni artista.
Al centro del lavoro stanno un’attenzione specifica al tema della rappresentazione della architettura, del design, della moda, della bellezza e delle città, come nei ricordi e desideri cresciuti e maturati a partire da quando era bambino.
«Dacché ho memoria, la mia educazione estetica gira intorno al disegno dell’architettura. Da bambino disegnavo l’architettura e tracciavo le mappe di città di mia invenzione: assi di cui immaginavo la toponomastica e che incrociavano piazze, teatri, chiese, luoghi del potere civile e religioso. Ho sempre avuto una tale curiosità e fiducia nel genere umano da celebrare con piccoli disegni e illustrazioni tutto quello che maggiormente presume coraggio e capacità di visione. Certamente la mia restituzione grafica presume l’emozione più che la soluzione, quindi un qualcosa che si avvicina maggiormente alle Belle Arti che non alle Scienze delle Costruzioni. La scoperta della Moda arriva, invece, in un momento in cui ho sentito la necessità di reinventarmi: ecco, è qui che posso attingere ad una arte applicata che corre veloce come veloce voglio andare io. Pronta alla seduzione e alle sperimentazioni. Per me è una magnifica sfida tentare di dimostrare come questi due mondi, attraverso una comune tecnica di rappresentazione, non esistono l’uno senza l’altro, nella continua ricerca di soluzioni, proposte e, soprattutto, emozioni».
L’incontro professionale con Massimiliano Donghi, nato nel 1984 a Laveno Mombello sul Lago Maggiore, nutre questo progetto di arte e post produzione collaborativa, nutrito da altrettante passioni personali come quelle per i viaggi, la musica, lo sport e la street art.
La passione e il successo nella fotografia accanto a numerosi brand e i risultati ottenuti come content creator su Instagram (nel maggio 2014 apre il suo profilo Milanstagram) lo stimolano a tal punto da fargli compiere il grande passo e diventare artista. Il tutto mantenendo attiva la sua passione per la città e il piacere di ritrarla con i suoi scatti precisi e razionali altrettanto sensibili ed emotivi.
La coppia ha in serbo altri progetti internazionali e locali, mentre Jacopo Ascari è in attesa dell’uscita di un suo nuovo libro edito da Rizzoli sulla storia della moda.