mercoledì, 19 Febbraio 2025
Moglie Seigner difende Polanski, polemiche in Francia
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(ANSA) – ROMA, 17 OTT – “Quando ho conosciuto mio marito,
tutte le donne volevano andare a letto con lui, tutte le ragazze
giovani volevano andare a letto con lui, era una cosa assurda.
Aveva 52 anni, ne dimostrava 30, era un grande regista; quindi,
era molto attraente e non credo che avesse bisogno di violentare
qualcuno”. Polemiche in Francia dopo l’apparizione, domenica
sera nel programma Sept à huit sulla principale rete tv francese
Tf1, di Emmanuelle Seigner, 56 anni, l’attrice di molti film tra
i quali Frantic, nonché moglie del regista Roman Polanski,
89enne. Seigner si è lanciata in una difesa appassionata del
marito.
La prima accusa contro Polanski risale al 1977, quando fu
accusato di aver drogato e violentato Samantha Gailey, allora
tredicenne, a Los Angeles. Dopo aver trascorso 42 giorni in
prigione il regista scappò all’estero. La vicenda si è
trascinata fino al 2009, quando Polanski è stato fermato in
Svizzera. Era già sposato con Seigner da cui ha avuto due figli.
A proposito del caso di Gailey, l’attrice commenta ora: “A
tredici anni si è giovani, certo, ma era un’epoca molto
permissiva. Per me, che ho iniziato la mia carriera di modella a
14 anni, non è una storia che mi ha sconvolto”. Nel frattempo
Gailey ha deciso di perdonare Polanski. “Oggi hanno un ottimo
rapporto si scrivono e-mail”, confida Seigner. “Lei non può più
sopportare questo statuto di vittima. Per questo chiede
l’archiviazione del procedimento”. Secondo l’attrice, ora il regista è visto come un paria e
questo ha avuto ripercussioni sulla sua carriera: “È terribile
perché non può fare un film, agli attori viene consigliato di
non recitare nei suoi film. Io stessa sono sulla lista nera in
Francia. L’uomo con cui vivo non è affatto la persona di cui ho
sentito parlare, è un ottimo marito e un ottimo padre”.
Hélène Devynck, che ha appena scritto il libro ‘L’impunité’
accusando il celebre anchorman Patrick Poivre d’Arvor di averla
violentata, ha condannato con forza su Twitter l’intervento di
Emmanuelle Seigner: “La presunzione irrefutabile del consenso.
Il viale dell’impunità. Su Tf1, come sempre”. (ANSA).