Mondiali 2030: Iniesta lancia la Spagna, ‘ispiriamo i giovani’

“Questa candidatura può lasciare
un’eredità più importante di quello del 1982. Vogliamo abbattere
barriere e ispirare i giovani”. Conclusa una carriera
sensazionale caratterizzata dai 35 trofei conquistati con il
Barcellona tra cui nove titoli della Liga e quattro Champions,
Andres Iniesta resta un simbolo del calcio spagnolo. Con la
maglia della sua Nazionale ha vinto tra il 2008 e il 2012 due
Europei e sopratutto il Mondiale del 2010 segnando il gol della
vittoria nei tempi supplementari della finale con l’Olanda.
    In attesa di iniziare una probabile nuova avventura da
allenatore, l’ex centrocampista di Spagna e Barcellona parla in
veste di ambasciatore per la candidatura di Marocco, Spagna e
Portogallo a ospitare i Mondiali 2030. “Nel 2010 venivo da tanti
infortuni – ricorda Iniesta – segnare quel gol in finale è stata
una cosa speciale ma la Spagna ha vinto quel Mondiale grazie ad
un incredibile lavoro di squadra, a tanti giocatori di talento e
al supporto del nostro intero paese. La rivalità tra giocatori
del Barcellona e del Real quando si gioca per la popria
Nazionale non conta, pensi solo alle persone che rappresenti: la
famiglia, gli amici, le persone che ci hanno insegnato qualcosa.
    Per questo il calcio internazionale è così speciale e la Coppa
del Mondo un torneo come nessun altro”:
   

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