Monica Vitti, omaggio a Roma alla Casa del Cinema

(ANSA) – ROMA, 31 OTT – Il 3 novembre, giorno in cui avrebbe
compiuto 91 anni, la Casa del Cinema a Roma ricorda Monica
Vitti, icona irripetibile del cinema italiano, morta lo scorso 2
febbraio, con una giornata speciale e lei dedicata. Alle 17
verrà presentato l’intenso ritratto documentario Vitti d’arte,
Vitti d’amore del regista Fabrizio Corallo, in cui la vita e la
carriera della celebre attrice, simbolo del cinema italiano e
antidiva per eccellenza, vengono ricostruite dalle voci di chi
l’ha conosciuta e ha lavorato con lei: da Paola Cortellesi a
Michele Placido, da Enrico Vanzina a Citto Maselli. E poi ancora
Barbara Alberti, Enrico Lucherini, Christian De Sica, Carlo
Verdone, Pilar Fogliati, Sandro Veronesi e Giancarlo Giannini.
    Nel film, prodotto da Dazzle Communication e Indigo Film con
Rai Documentari, è presente anche la testimonianza di Laura
Delli Colli, autrice di “Monica. Vita di una donna irripetibile”
(Rai Libri, 2022), il libro realizzato poco prima della
scomparsa dell’attrice che sarà presentato a seguire, alle 18,
insieme ad alcuni ospiti. Già autrice in passato di una
biografia scritta in grande complicità con la Vitti, Laura Delli
Colli restituisce un ritratto dell’attrice raccontato con
particolare affetto, in cui emerge la descrizione del suo mondo
e del suo carattere. Un racconto privato di una donna con molti
dubbi, molte paure ma anche molti desideri, che voleva amare e
giocare il più possibile, e dormire poco, perché dormendo le
sembrava di rinunciare a un po’ di vita. Diceva di sé: “Sono
bionda, ho gli occhi verdi, alta 1,73, presbite, miope,
astigmatica, ipermetrope e ipersensibile”. Con l’autrice
dialogheranno Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema e
Carolina Crescentini con Pino Quartullo, Silvia Scola, Nicoletta
Ercole. Testimonianze di Luca Manfredi, Stefano Reali, Ricky
Tognazzi e Walter Veltroni. Modera Laura Squillaci (giornalista
di Rainews 24). Letture di Chiara Ferrara, attrice, diplomata
all’Accademia Silvio D’Amico. (ANSA).
   

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