Montecarlo, impresa di Musetti contro De Minaur. La cronaca della partita

Lorenzo Musetti sul centrale del Montecarlo Masters ha conquistato la sua prima finale della carriera in un Masters 1000. Ha battuto un avversario ostico come il top 10 Alex De Minaur al tie-break del terzo set, dopo 2 ore e 41 minuti. Questo il punteggio: 1-6 6-4 7-6(4).

Un’impresa iniziata ancora una volta in salita per il toscano che sale alla posizione numero 11 della classifica virtuale. Dovesse vincere anche la finale con Alcaraz salirebbe a n.7. Musetti ha perso il primo set in tutte le partite giocate a Montecarlo ad eccezione di quella vinta con Berrettini in due set. Ma il dato ancor più sorprendente è che ha vinto 3 partite dopo aver perso il primo set 6-1: contro Lehecka al secondo turno, contro Tsitsipas nei quarti di finale e contro De Minaur in semifinale.

Nel primo set della giornata il servizio di Musetti è stato pressoché inesistente: l’azzurro ha vinto meno della metà dei punti quando ha messo la prima battuta (il 42%) e ha conquistato addirittura un solo punto con la seconda di servizio. De Minaur invece ha dominato con le idee molto chiare il parziale: 31 punti a 18, in poco più di mezz’ora per un 6-1 senza storia nel quale Musetti non ha mai tenuto il proprio game di servizio. Sembrava davvero non esserci storia. Ma come contro Tsitsipas, nel secondo set il primo a strappare il servizio all’avversario è stato invece proprio Musetti. E’ successo già nel primo game di apertura. Ma poi ha riperso il vantaggio che si era procurato. Contro l’australiano, a Musetti è bastata la prima di due palle break consecutive per ritornare avanti 5-4 e chiudere al secondo set-point.  Nel frattempo i punti con la prima di servizio per il toscano sono saliti al 74% e i vincenti sono raddoppiati. Il “Crediamoci” scritto sulla telecamera in campo il giorno prima stava diventando realtà.

Poi è arrivato un terzo set da cardiopalma. Il pubblico ha fatto fatica a restare seduto e soprattutto in silenzio (anche tra un punto e l’altro). Musetti ha messo la testa avanti con la prima palla break del parziale salendo 2-1. Ma De Minaur ha reagito lasciandolo a 0 sul turno di servizio successivo dell’azzurro. Poi il toscano ha vinto un altro turno in risposta e i game di vantaggio sono diventati due: 4-2. Ma quando è arrivato il momento di servire per il match, con l’azzurro avanti 5-4, la tensione di vincere, mischiata alla grande difesa dell’australiano, hanno fatto sì che Musetti vincesse un solo 15 prima di ritrovarsi 5 pari. Sugli spalti correva voce: “Lorenzo non è uno da tie-break!”. Ma l’azzurro ha smentito quelle voci. Pur indietro due punti a zero nel decisivo tiebreak, ha recuperato e giocando un tennis coraggioso ha chiuso al primo di due match-point consecutivi arrivati sul 6-4.

Prima di loro, c’era stata l’altra semifinale fra i connazionali e amici Carlos Alcaraz e Davidovich Fokina. E’ stato il numero 3 del mondo a imporsi con il punteggio di 7-6(2) 6-4 in 2 ore e 9 minuti di gioco. Alcaraz, 21 anni, conquista la finale numero 23 della carriera, la settima a livello 1000, la seconda del 2025. Nel primo set Alcaraz non è riuscito a chiudere 2 set point sul 5-3, mancandone ancora uno sul 5-4. Ha chiuso il parziale con 6 punti in più di cui 5 conquistati nel tie-break finale, l’unico momento dov’è riuscito a imporre un livello nettamente superiore a Fokina, con 2 minibreak di vantaggio consecutivi.  Nel secondo parziale il numero 3 del mondo ha iniziato decisamente meglio rispetto al primo set, quando era stato costretto a salvare 3 palle break. Ha strappato il primo turno di servizio a Fokina, guadagnando ben 10 palle break nei primi 2 turni di battuta dello spagnolo più anziano in campo. Il 21enne di Murcia non ha concesso neanche una palla break in tutto il secondo set, dove ha perso solo 4 punti con la prima di servizio e 3 con la seconda battuta. Gli errori gratuiti del 21enne si sono dimezzati (da 20 a 8) mentre quelli di Fokina sono rimasti pressoché uguali (da 22 a 18).

Non rimarrà comunque una vittoria schiacciante quella di Alcaraz che ha dovuto aspettare il sesto match-point prima di chiudere, sprecandone 4 nel nono game, sul 5-3 a favore. Ma ora può regalarsi una grande finale contro il nostro Lorenzo che potrebbe aggiudicarsi il quarto torneo vinto da un italiano quest’anno – dopo l’Australian Open di Sinner, Bucarest di Cobolli e Marrakech di Darderi. I precedenti fra Musetti e Alcaraz sono 3-1 nel circuito maggiore, con Musetti che ha vinto l’unica finale, ad Amburgo 2022, e con Alcaraz che ha vinto a Miami, Pechino e Roland Garros senza mai perdere un set.

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