Morto Jean-Paul Belmondo, star di Fino all’ultimo respiro

Jean-Paul Belmondo, star della Nouvelle Vague francese e di uno dei suoi film più rappresentativi, Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, è morto all’età di 88 anni. Attualmente non si conosce la causa della morte.

Belmondo è stato una delle icone del cinema francese degli anni ’60 e’70. Per Godard recitò anche in Charlotte et son Jules, La donna è donna e Il bandito delle 11. Per François Truffaut interpretò La mia droga si chiama Julie. Collaborò inoltre diverse volte con Jacques Deray, per il quale recitò in Rapina al sole, Borsalino, Professione: poliziotto e Tenero e violento. E con Jean-Pierre Melville in Léon Morin, prete, Lo spione e Lo sciacallo. Ha inoltre interpretato La ciociara di Vittorio De Sica, accanto a Sophia Loren, Asfalto che scotta, Cartouche, L’uomo di Rio, Il clan dei marsigliesi, James Bond 007 – Casino Royale, Cento e una notte di Agnès Varda e I miserabili di Claude Lelouch.

La formazione

Nato nel 1933 a Neuilly-sur-Seine, vicino a Parigi, Belmondo era figlio dello scultore di origini italiane Paul Belmondo e della pittrice Sarah Rainaud-Richard. Dopo essersi diplomato, non senza fatica, presso il Conservatoire national supérieur d’art dramatique di Parigi, Belmondo approda al teatro prima di debuttare al cinema con il cortometraggio Molière di Norbert Tildian.

La carriera da pugile

Tra il 1949 e il 1950, quindi prima di intraprendere la strada della recitazione, Belmondo aveva anche flirtato con una carriera da pugile. Dopo il suo debutto da amatore nel maggio 1949, Belmondo vinse tre incontri al primo round per K.O. e non venne mai sconfitto. In seguito disse di essersi fermato perché “la faccia che vedevo nello specchio aveva iniziato a cambiare”.

Fonte: Ansa

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