venerdì, 22 Novembre 2024
Mostra del cinema di Venezia 2024, i film più attesi
Dal Joker ridanciano e maledetto che si imbatte in Lady Gaga a Daniel Craig versione queer, la Mostra del cinema di Venezia 2024, edizione 81, ribolle di aspettative. E non solo sotto l’aura dorata dei big di Hollywood. Promette anche perle inattese, dai luoghi più estremi del mondo (vedasi l’opera prima dal Sudafrica, presentata da direttor Barbera come una sorpresa da scoprire).
Mentre il Lido si appresta a riempirsi di sogni e luccichii, dal 28 agosto al 7 settembre 2024, qui snoccioliamo i film cerchiati in rosso sul calendario. Ecco i film più attesi della Mostra del cinema di Venezia 2024.
Joker: Folie à deux di Todd Phillips
Proprio da Venezia, nel 2019, si levò la risata tragica e inquietante del Joker dei fumetti DC Comics, riletto dallo statunitense Phillips e fatto vibrare, tra gli applausi, da un Joaquin Phoenix sui generis sempre uguale a se stesso ma mai come in questa occasione proprio a pennello.
E riparte ora dal Lido l’avventura folle e violenta del clown psicopatico rivale di Batman, che in questo sequel incontra Harleen Quinzel, interpretata da… Lady Gaga! Sarà un super red carpet. Sarà un tripudio.
Film in concorso in corsa per il Leone d’oro, farà il suo debutto il 4 settembre 2024 in Sala Grande, ore 19.
Joaquin Phoenix e Lady Gaga nel film “Joker: Folie à deux” (Credits: Warner Bros Pictures)
Maria di Pablo Larraìn
Angelina Jolie al Lido! La diva delle dive, che negli ultimi anni centellina le sue presenze sul set, è al servizio del quotato regista cileno. Larraìn, che già avevo dedicato film a Jackie Kennedy (interpretata da Natalie Portaman in Jackie) e a Lady Diana (con Kristen Stewart in Spencer), ora pennella un altro ritratto femminile. Jolie è Maria Callas, affrescata nei suoi ultimi giorni, nel dorato soggiorno parigino in cui la cantante sognava un impossibile ritorno sulle scene.
Nel cast anche gli attori italiani Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher, nei panni dei due collaboratori che rimasero accanto alla Callas sino alla fine.
Film in concorso, sarà presentato il 29 agosto 2024 in Sala Grande, ore 19.45.
The room next door di Pedro Almodóvar
Il carminio e intenso Almodóvar è al suo primo film in inglese. Tilda Swinton e Julianne Moore, attrici diversamente sublimi, per la prima volta insieme. Gli elementi perché The room next door sia tra i film più attesi della Mostra del cinema di Venezia 2024 zampillano.
Swinton interpreta la madre imperfetta di una figlia rancorosa. Moore è una sua amica, che cerca di far da mediatrice. Le due donne – reporter di guerra la prima, romanziera autobiografica la seconda – vivono insieme in una casa in una riserva naturale nel New England. Una storia sulla crudeltà della guerra e intanto un’analisi sui diversi modi in cui le due autrici scrivono di morte, amicizia, realtà e piacere sessuale.
Film in concorso, sarà presentato il 2 settembre 2024 in Sala Grande, ore 19.15.
Queer di Luca Guadagnino
Aficionado della Mostra del cinema di Venezia, Luca Guadagnino torna in concorso al Lido per la terza volta. Queer segue A bigger splash, 2015, e Bones and all, 2022, che vinse il Leone d’argento. E chiude un cerchio: Challengers, il suo seducente racconto di tennis e desiderio, doveva infatti aprire la scorsa edizione della Mostra. Poi tutto cambiò a causa dello sciopero degli attori di Hollywood.
Queer ci mostra un Daniel Craig come non l’abbiamo visto mai. Interpreta un americano espatriato, omosessuale ed eroinomane, che vive a Città del Messico negli anni ’40 e che, vagando tra i bar, incontra un ex marinaio tossicodipendente (Drew Starkey) per cui sviluppa una passione ossessiva.
La Città del Messico che vedremo sul grande schermo? Fatta eccezione per qualche esterno girato in Sicilia e in Messico, è stata ricostruita a Cinecittà.
Film in concorso, sarà presentato il 3 settembre 2024 in Sala Grande, ore 18.45.
Immagine del film “Queer” (Credits: Yannis Drakoulidis)
Babygirl di Halina Reijn
È la prima volta a Venezia per Halina Reijn, attrice olandese al suo terzo lungometraggio da regista (il suo primo lavoro Instinct, thriller psicologico sulla relazione tra una psichiatra e un criminale sessuale, era stato il candidato olandese all’Oscar per il miglior film internazionale).
Ora Reijn dirige Nicole Kidman e orchestra un altro legame particolare: la diva australiana, che solitamente si trova a suo agio a rappresentare rapporti trasgressivi (si vedano Birth – Io sono Sean e Eyes Wide Shut), interpreta la potente e autoritaria Ceo di un’azienda alle prese con una torbida relazione extraconiugale con il suo giovane e carismatico stagista (Harris Dickinson). A rischio carriera e famiglia. Nel cast anche Antonio Banderas. Gli ingredienti crepitanti: dinamiche di potere e vena sadomasochistica.
Film in concorso, sarà presentato il 30 agosto 2024 in Sala Grande, ore 19.
Wolfs – Lupi solitari di Jon Watts
George Clooney e Brad Pitt, super divi e grandi amici, pronti sempre a riempirsi di reciproche giocose battute. Occorre aggiungere nient’altro? L’action comedy Wolfs – Lupi solitari probabilmente non sarà da scolpire negli annali del grande cinema ma promette ritmo, risate e adorabile mestiere dell’intrattenimento. Alla regia, poi, c’è quel Jon Watts della fortunata trilogia di Spider-Man con Tom Holland.
Clooney interpreta un «fixer», professionista nel risolvere problemi, assunto per coprire un crimine altolocato avvenuto a New York. Quando però entra in scena un secondo risolutore, Pitt, of course, i due «lupi solitari» sono costretti a lavorare insieme. Molto malvolentieri.
Film fuori concorso, sarà presentato l’1 settembre 2024 in Sala Grande, ore 21.45.
Harvest di Athina Rachel Tsangari
Caleb Landry Jones ancora protagonista a Venezia, dopo che l’anno scorso fu il faro drammatico di Dogman di Luc Besson. L’interessante attore statunitense, premiato per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes nel 2021 per Nitram, è diretto da Athina Rachel Tsangari, che insieme a Yorgos Lanthimos è considerata rappresentante della cosiddetta «Greek Weird Wave», la nuova ondata culturale del cinema greco. Il suo secondo film Attenberg vinse il premio per la miglior attrice al Lido nel 2011.
La regista adatta il romanzo Harvest del britannico Jim Crace, ambientato in un remoto villaggio della campagna inglese, alla fine del Cinquecento, alla vigilia della rivoluzione agricola. Nel corso di sette giorni allucinati, in una tragicomica interpretazione del genere western, un uomo di città datosi all’agricoltura e un impacciato proprietario affrontano un’invasione dal mondo esterno: il trauma della modernità.
Film in concorso, sarà presentato il 3 settembre 2024 in Sala Grande, ore 16.
Pietro Castellitto nel film “Diva futura” (Credits: Groenlandia e PiperFilm)
Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt
Insieme a Guadagnino, Gianni Amelio, Maura Delpero e Fabio Grassadonia e Antonio Piazza tra i registi italiani in corsa per il Leone d’oro, Giulia Louise Steigerwalt è alla sua opera seconda (gradevole il suo debutto Settembre, David di Donatello per il miglior esordio). Molto stuzzicante la tematica su cui porta la macchina da presa: racconta l’Italia degli anno ’80 e ’90 e Riccardo Schicchi che, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno, il porno. Sotto la sua guida, «ragazze della porta accanto» come Ilona Staller, Moana Pozzi ed Eva Henger diventano all’improvviso dive di fama mondiale. Lo interpreta Pietro Castellitto.
Nel cast anche Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić.
Il film è tratto dal romanzo Non dite alla mamma che faccio la segretaria di Debora Attanasio, storica collaboratrice di Schicchi.
Film in concorso, sarà presentato il 4 settembre 2024 in Sala Grande, ore 22.
Stranger eyes di Yeo Siew Hua
Thriller misterioso, Stranger eyes è la prima volta di un film di Singapore in concorso a Venezia. Da tener d’occhio il suo regista, il 39enne Yeo Siew Hua, che col suo secondo lungometraggio A land imagined vinse a Locarno nel 2018.
Giallo su verità e voyeurismo, è presentato come un’opera a strati che si presta a più letture: un’escursione metalinguistica sul cinema in cui si avverte l’eco de La finestra sul cortile di Hitchcock, la rappresentazione di un Paese sotto l’occhio delle videocamere di sorveglianza, una riflessione sulla nozione di famiglia.
Nella vicenda, dopo la misteriosa scomparsa della loro bambina, una giovane coppia riceve strani video e si rende conto che qualcuno ha filmato la loro vita quotidiana, anche nei momenti più intimi. La polizia istituisce una sorveglianza per arrestare il voyeur sospettato del rapimento. Ma la famiglia comincia a sgretolarsi mentre segreti emergono sotto lo sguardo di occhi che li osservano da ogni lato.
Film in concorso, sarà presentato il 5 settembre 2024 in Sala Grande, ore 22.
Carissa di Jason Jacobs e Devon Delmar
Opera prima dal Sudafrica, nella presentazione del programma della Mostra il direttor Alberto Barbera ha acceso le aspettative. Disse: «In un cinema ora abbastanza povero di sorprese, Jacobs e Delmar sono destinati a diventare la promessa di questa cinematografia».
In concorso sotto la sezione Orizzonti che presenta le nuove voci, Carissa è ambientato in un tranquillo villaggio del Sudafrica. Qui una giovane donna viene spinta dalla nonna a fare domanda per un posto di lavoro in un nuovo golf club in fase di costruzione sulle montagne. Tuttavia, quando viene a sapere che i campi saranno costruiti sulle terre del tè rooibos del nonno, si trova di fronte a una scelta difficile: accettare il lavoro o riappropriarsi della terra.
Film in concorso nella sezione Orizzonti, sarà presentato il 5 settembre 2024 in Sala Darsena, ore 14.30.