Naddeo (Aran), rush finale per il contratto della Sanità

Sono ore decisive per il rinnovo del
Contratto nazionale del comparto Sanità, relativo al triennio
2022-2024, che coinvolge oltre 581mila lavoratori del Servizio
sanitario nazionale, tra infermieri, tecnici, amministrativi e
personale sanitario non medico. Dopo sette mesi di trattative,
l’Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche
Amministrazioni, ha convocato le organizzazioni sindacali per
oggi e domani (13 e 14 gennaio), con l’obiettivo di concludere
le negoziazioni e siglare una preintesa.
    “È il momento di chiudere questa partita, se c’è volontà da
parte di tutti di dare un segnale positivo al personale
sanitario, che da troppo tempo attende risposte concrete”,
dichiara il presidente Aran, Antonio Naddeo. “Dopo mesi di
confronto costruttivo e l’approvazione definitiva della legge di
bilancio, ora – sottolinea – ci sono le condizioni per un
accordo che garantisca stabilità e continuità contrattuale a una
categoria fondamentale come quella sanitaria. Poco più di due
anni fa, con tutti i sindacati, abbiamo concluso un contratto
con un incremento del 4,4%, nonostante l’incertezza sulle
risorse future. Oggi, invece, abbiamo il 6,8% e possiamo contare
su risorse certe per il rinnovo 2025-2027. Sarebbe dunque
difficile comprendere le ragioni di un mancato accordo”. Il
rinnovo prevede risorse complessive pari a 1,784 miliardi di
euro, con un aumento medio mensile di 172,37 euro per tredici
mensilità, pari al 6,8% in più rispetto alle retribuzioni
attuali. Le risorse includono indennità specifiche per le
professioni sanitarie: 175 milioni di euro per l’indennità di
pronto soccorso; 35 milioni di euro per l’indennità di
specificità infermieristica; 15 milioni di euro per l’indennità
di tutela del malato.
    “Si tratta di un impegno economico significativo, che –
aggiunge Naddeo – conferma l’attenzione verso il personale
sanitario e il loro ruolo essenziale. La chiusura di questo
contratto è anche un passaggio strategico per il prossimo
triennio. La legge di bilancio ha infatti stanziato 1,904
miliardi di euro per il rinnovo contrattuale 2025-2027, che
garantirà un incremento medio del 6,93%, pari a 183,98 euro
mensili. Con il precedente contratto chiuso poco più di due anni
fa, il settore sanitario potrebbe beneficiare di tre rinnovi
contrattuali in soli quattro anni, con un incremento complessivo
delle retribuzioni del 21,08%, equivalente a 530,68 euro medi al
mese. Chiudere questa trattativa non è solo un risultato
importante per il triennio 2022-2024, ma è un passaggio decisivo
per costruire il futuro del settore e avviare presto il prossimo
rinnovo”, conclude Naddeo. Oltre agli aspetti economici,
sottolinea l’Aran in una nota, il contratto introduce
significative innovazioni normative volte a migliorare le
condizioni di lavoro. Tra queste: maggiore tutela contro le
aggressioni al personale; riorganizzazione degli incarichi
professionali; potenziamento della formazione; nuove norme per
migliorare l’equilibrio tra vita e lavoro, in linea con il Ccnl
delle Funzioni Centrali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it