Napoli, si contano i danni dopo la guerriglia tra tifosi

Una vera guerriglia scatenata dalle tifoserie di Napoli e Eintracht che è proseguita per tutta la notte, anche dopo la vittoria del Napoli, con incidenti avvenuti a ridosso dell’hotel dove sono ospitati i supporter tedeschi. Scortati via gli ultimi 300 tifosi tedeschi rimasti. Al mattino prevista riunione del Comitato di ordine e sicurezza con il prefetto. Si inizia la conta dei danni. Sette tifosi napoletani sono stati arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia che si sono verificati ieri prima e dopo la gara di Champions League tra il Napoli e l’Eintracht. Si tratta, secondo quanto si apprende, di una prima tranche e il numero potrebbe crescere nelle prossime ore.

«Non eravamo stati certo cattivi profeti nel denunciare i pericoli che derivavano da decisioni che limitavano autonomia e prerogative esclusive e proprie dell’Autorità di Ps I provvedimenti adottati dal Prefetto di Napoli avevano infatti lo scopo di scongiurare i potenziali pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, in considerazione dei precedenti della partita di andata a Francoforte, in cui si sono verificati incidenti, turbative e fatti dai quali appariva logico desumere la possibilità che gli stessi potevano ripetersi in modo ancor più eclatante in occasione della partita di ritorno» Così, in una nota il Segretario Generale del Siap, Giuseppe Tiani. «Continuiamo ad assistere a gravissimi incidenti, mezzi di Polizia incendiati e distrutti, caos nelle strade, persone terrorizzate costrette alla fuga, arredi dei bar e ristoranti usati come armi contro le forze di Polizia che vengono ferite e assaltate anche con razzi, bombe carta, bastoni e pietre – aggiunge il sindacalista – Queste la tragiche conseguenze dell’ingessatura delle competenze istituzionali che consentono, tra l’altro, a personaggi come il presidente della Uefa Ceferin di criticare aspramente il Ministro dell’Interno italiano che, del tutto legittimamente, ha il dovere di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini e dei beni materiali privati e pubblici».

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