lunedì, 10 Marzo 2025
Nastri Docu, premiati Calopresti, Quatriglio e Veronesi

Oltre al già annunciato, Nastro
d’Argento per il Documentario dell’anno a Ciao Marcello –
Mastroianni l’antidivo di Fabrizio Corallo ecco gli altri tre
Nastri d’Argento 2025 per i migliori documentari realizzati nel
2024 selezionati tra i 185 titoli visionati e proposti entro il
31 dicembre scorso dai festival o nelle rassegne specializzate e in qualche caso, anche trasmessi su reti o piattaforme
televisive.
Si tratta di ‘Cutro, Calabria, Italia’ di Mimmo Calopresti
per il ‘Cinema del Reale’; Il cassetto segreto di Costanza
Quatriglio per ‘Cinema, Cultura, Spettacolo’ e La valanga
azzurra di Giovanni Veronesi tra i titoli della ‘cinquina’
speciale dedicata allo Sport . Stasera al Cinema Barberini di
Roma la premiazione di vincitori e finalisti.
Nastro d’Argento per il Miglior docufilm invece va a
Controluce di Tony Saccucci.
Tra i Premi speciali del Sindacato Giornalisti
Cinematografici un omaggio alla senatrice Liliana Segre per il
racconto della sua vita nel film di Ruggero Gabbai Liliana e a
Duse, the Greatest di Sonia Bergamasco migliore opera prima.
Per lo sport sul podio anche Eroici! 100 anni di passione e
racconti di sport di Giuseppe Marco Albano.
La star degli anni ’70 Luc Merenda, infine, ‘Protagonista
dell’anno’ per il viaggio nel cult di genere in Pretendo
l’inferno di Eugenio Ercolani.
Infine, insieme al ‘Nastro dell’anno’ già annunciato per Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo di Fabrizio Corallo,
anche una Menzione speciale al documentario di Luca Verdone
dedicato al padre Mario ‘Il critico viaggiatore’.
Tra i Premi speciali assegnati quest’anno con i Nastri d’Argento
l’omaggio alla senatrice Liliana Segre con un riconoscimento di
affettuosa stima dai Giornalisti Cinematografici Italiani per il
racconto della sua vita consegnato al film di Ruggero Gabbai Liliana, un ritratto in cui per la prima volta Liliana Segre
ripercorre gli anni delle leggi razziali e del campo di
concentramento alternando alle emozioni private e al racconto
della sua dolorosa esperienza il ritorno nei luoghi importanti
nel suo vissuto, ieri e oggi, soprattutto tra due città che
hanno avuto per lei un significato speciale come Milano dove
oggi vive e Pesaro.
Dalla senatrice ai Nastri d’Argento un grazie per il premio
in un messaggio che sottolinea il valore di Liliana come “l’espressione di pace di una donna di pace”. Liliana Segre
ricorda di averlo girato “alla vigilia di fatti terribili come
quelli del 7 e 8 ottobre che hanno cambiato la vita di molti”
dice “e la mia in particolare”. E aggiunge: “nei miei
confronti sono aumentati i messaggi di odio anche se per
fortuna moltissime persone mi onorano ogni giorno di messaggi
d’amore e questa vorrei fosse la cifra per ricordare questo
documentario”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA