Nba: verso rigide regole anti-Covid per non vaccinati

(ANSA) – ROMA, 29 SET – In accordo con i sindacati dei
giocatori, in Nba si sta cercando di finalizzare per la
prossima regular season un protocollo sanitario che si annuncia
particolarmente vincolante per i cestisti non vaccinati, secondo
i media statunitensi in possesso della memoria del procedimento.
    I giocatori che non vogliono immunizzarsi rappresentano circa
il 10% del totale e saranno soggetti alle stesse restrizioni in
vigore per gran parte della passata stagione, prima che il
vaccino anti Covid-19 fosse disponibile. Dovranno sottoporsi a
test quotidiani durante le giornate di allenamento, di viaggio e
delle partite a differenza del personale vaccinato e cosiddetto
di ‘livello 1’, cioè allenatori e staff che lavorano
regolarmente a meno di 4,5 metri di giocatori e arbitri. Il
personale di ‘livello 1’, a differenza dei giocatori, è
obbligato a vaccinarsi.
    I giocatori vaccinati e lo staff di ‘livello 1’ saranno
testati solo se mostrano sintomi, se risultano contatti di
positivi o su richiesta di personale medico. Inoltre alle
persone non vaccinate sarà vietato mangiare nella stessa stanza
di un altro giocatore o membro dello staff di ‘livello 1’ e
dovranno stare ad almeno due metri da qualsiasi altra persona. A
loro verrà assegnato un armadietto il più lontano possibile da
quelli degli altri compagni di squadra.
    Il tema vaccinazione è al centro del dibattito in Nba e
riguarda una cinquantina di giocatori tra cui le stelle Kyrie
Irving (Brooklyn) e Bradley Beal (Washington). A lungo scettico,
LeBron James, superstar dei Lakers, ha rivelato di essere stato
vaccinato rifiutandosi però di incoraggiare le persone a fare lo
stesso perché crede che “non sia (il suo) lavoro”. (ANSA).
   

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