Nintendo produrrà meno Switch per crisi dei semiconduttori

(ANSA) – MILANO, 03 NOV – Nintendo è l’ultima azienda
tecnologica ad essere colpita dalla carenza globale di
semiconduttori. Secondo un resoconto del quotidiano giapponese
Nikkei, il colosso produrrà circa il 20% in meno di console
Switch rispetto a quanto previsto, fino al 31 marzo 2022. La
stima passa da 30 milioni a 24 milioni di unità, in un periodo,
quello natalizio, fondamentale per i ricavi delle multinazionali
hi-tech. Un portavoce di Nintendo ha definito “scarsa” l’offerta
di semiconduttori e di elementi hardware in generale,
confermando la necessità per Nintendo di abbassare drasticamente
la produzione di Switch. Nell’ultimo rapporto finanziario
relativo al trimestre conclusosi a giugno, Nintendo aveva già
riconosciuto le criticità poste alla catena di fornitura
tecnologica. Una problematica che si era aggiunta ad una
situazione già di per sé non ottimale, per via dei rallentamenti
causati dalla pandemia di Covid e relativi blocchi produttivi.
    “L”impatto esteso sia del Covid-19 che della carenza globale di
semiconduttori crea uno stato di continua incertezza, con la
possibilità di un ritardo futuro sulla nostra produzione.
    Sebbene esistano questi e altri rischi imprevisti, continuiamo a
prendere tutte le misure necessarie per portare avanti il
lavoro”. Il mese scorso, Nintendo aveva lanciato una versione
aggiornata della Switch, con display Oled. Le unità sono andate
subito esaurite, in patria come nel resto del mondo, Italia
compresa. Domani, 4 novembre, la compagnia diffonderà il nuovo
rapporto sugli utili, relativo al trimestre da luglio ad agosto
2021. (ANSA).
   

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