sabato, 23 Novembre 2024
Nomadland – Tutto ciò che c’è da sapere prima di vedere il film che ha trionfato agli Oscar
Il pluripremiato Nomadland è arrivato oggi 29 Aprile anche in Italia: il film di Chloé Zhao è uno dei primi a figurare nella programmazione dei cinema appena riaperti, mentre da domani 30 Aprile sarà disponibile anche su Disney+ per gli utenti abbonati al canale di streaming online, senza alcun prezzo aggiuntivo oltre a quello del regolare abbonamento.
In attesa di andare al cinema o di vedere la pellicola su Disney+, ecco alcune informazioni e curiosità utili per arrivare preparati alla visione o per scoprirne alcuni retroscena!
I PREMI
Partiamo innanzi tutto dai premi vinti dalla pellicola: Nomadland si è aggiudicato proprio questa settimana l’ambitissimo Oscar per il Miglior Film, mentre la sua regista Chloé Zhao (che ha firmato anche sceneggiatura e montaggio) ha vinto nella categoria Miglior Regista. Frances McDormand invece si è aggiudicata per il suo ruolo nel film il suo terzo Oscar come Migliore Attrice Protagonista.
La pellicola si è anche aggiudicata anche il Leone d’oro alla scorsa Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nonché un Golden Globe per il Miglior Film Drammatico ed uno di nuovo per la Miglior Regista a Chloé Zhao.
IL PROGETTO
Il film è tratto dal libro Nomadland: Surviving America in the Twenty-First Century di Jessica Bruder: si tratta di un trattato documentaristico riguardante le conseguenze sulle vite di alcuni cittadini americani dopo la grande recessione economica sofferta dagli Stati uniti fra il 2007 e il 2009. In particolare, si sofferma su coloro che, perso tutto (compreso un tetto sopra la testa) hanno adottato uno stile di vita nomade e tendenzialmente degradato pur di sbarcare il lunario.
Frances McDormand lesse il libro della Bruder appena uscito nel 2017, e decise immediatamente di comprarne i diritti per tentare di portare tale storia sul grande schermo: non sapeva ancora come e quando, ma era sicurissima delle potenzialità del progetto.
L’anno successivo, la McDormand e Chloé Zhao si incontravano e conoscevano agli Indipendent Spirit Awards 2018, dove erano entrambe candidate (la prima come Miglior Attrice Protagonista per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri e la seconda come Miglior Regista per The Rider – Sogno di un Cowboy). L’attrice si presentò alla regista proprio perché alcuni mesi prima aveva visto il suo The Rider, rimanendo molto colpita dal film ed individuando in Chloé Zhao la perfetta compagna per realizzare la sua visione di Nomadland: la Zhao accettò da subito con entusiasmo di lavorare al progetto, finendo per curarne praticamente ogni aspetto: dalla regia alla stesura della sceneggiatura fino al montaggio, figurando in tandem con la McDormand come produttrice.
Secondo Frances McDormand, la pellicola è stata “girata con leggerezza” (ma assolutamente non con superficialità): fra cast e crew, sul set di Nomadland hanno lavorato solamente 36 persone in totale, che per cinque mesi hanno compiuto un viaggio on the road attraverso ben 7 Stati americani (finendo per diventare anch’essi dei “nomadi” come la protagonista del film). A bordo di “Akira”, il van di Chloé Zhao e del suo compagno (il direttore della fotografia Joshua James Richards), la troupe andò a cercare i reali protagonisti del libro della Bruder, raccogliendo lo loro testimonianze (e quelle di nuovi nomadi sulle strade dell’America) e rielaborandole in forma “cinematografica”.
TRAMA
Nomadland riadatta molto liberamente il libro di Jessica Bruder, adattandone le tematiche ed il messaggio ad una storia adatta al media cinematografico. Il film racconta quindi la storia di Fern (Frances McDormand), una donna sessantenne che durante la Grande Recessione americana perde sia il lavoro che suo marito. Determinata a lasciarsi tutto alle spalle, decide di lasciare la sua città per attraversare con il suo furgone gli Stati Uniti Occidentali, alla ricerca di un qualcosa di ancora non ben definito; sulla sua strada incontrerà altre persone che, come lei, hanno deciso (o sono state magari costrette) a vivere da “moderni” nomadi, lasciandosi le loro precedenti vite e soprattutto le convenzioni sociali cui erano legati.
IL CAST, FRA FINZIONE E REALTA’
Frances McDormand è la protagonista indiscussa della pellicola, per la quale si è aggiudicata il terzo Oscar dopo quelli per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri nel 2018 e quello per Fargo nel 1997 (ha inoltre condiviso con Chloé Zhao il premio Oscar per il Miglior Film, in quanto entrambe produttrici di Nomadland). L’unico altro nome conosciuto che figura nel cast è quello di David Strathairn (visto nelle serie Billions e The Expanse): le decine di personaggi che popolano la pellicola e che interagiscono con la protagonista Fern sono invece dei reali nomadi, che nel film interpretano loro stessi (spesso improvvisando o senza copione).
L’intento della McDormand e della Zhao era quello di inserirsi pienamente nella comunità dei nomadi, una comunità che ha la particolarità di unire persone che non fanno parte l’una della quotidianità dell’altra: i nomadi, sempre in movimento e sempre a contatto con nuove persone, si riconoscono fra loro sulla base delle loro esperienze di vita, un bagaglio che Nomadland cerca di condividere con lo spettatore senza alcuna critica, giudizio o sottotesto politico.