Non riusciva più a respirare, salvata donna e la bimba in grembo

Non riusciva più a respirare,
colpita da embolia polmonare massiva bilaterale e un inizio di
scompenso cardiaco, un quadro clinico gravissimo che rischiava
di farla morire alla ventinovesima settimana di gravidanza, e
con lei la figlia che aveva in grembo. Grazie a un intervento
d’urgenza una donna di 26 anni e la sua piccola sono state
entrambe salvate negli ospedali della Città della Salute e della
Scienza di Torino.
    La paziente, giunta al pronto soccorso con gravissima
difficoltà a respirare, e poi ricoverata al Sant’Anna in terapia
intensiva, dopo gli accertamenti clinici è stata trasferita alla
Rianimazione dell’ospedale Molinette. Qui è stata sottoposta
d’urgenza a tromboaspirazione dell’arteria polmonare, un
intervento mini-invasivo che, attraverso un piccolo catetere
inserito attraverso la vena femorale, consente di aspirare gli
emboli che ostruiscono i vasi sanguigni del polmone.
    L’intervento, di cui esistono solo pochissimi casi descritti
in letteratura a livello mondiale, in gravidanza, è stato
eseguito nella sala angiografica della Radiologia
Interventistica, ha coinvolto un team multidisciplinare di
radiologi interventisti, rianimatori, con il supporto di una
équipe multidisciplinare in ‘stand by’, costituita da
cardiochirurghi, ginecologi, neonatologi, ostetriche ed
infermieri, pronti ad intervenire in caso di complicazioni.
    L’intervento ha avuto successo, e cinque giorni dopo,
considerato il rischio di recidiva tromboembolica materna in
caso di prosecuzione della gravidanza, i medici hanno proceduto
al taglio cesareo direttamente nelle sale operatorie del dea
delle Molinette. La bambina, nata prematura ma in buone
condizioni di salute, è stata trasferita presso il reparto di
Neonatologia universitaria del Sant’Anna dove, pochi giorni
dopo, ha potuto ricevere il primo abbraccio della sua mamma.
    La madre è stata appena dimessa, la neonata è ancora
ricoverata in Terapia Intensiva neonatale, dove rimarrà sotto
stretta osservazione fino al termine della convalescenza.
    Respira spontaneamente, cresce regolarmente, anche grazie al
latte della propria mamma.
   

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