martedì, 26 Novembre 2024
Nuova risonanza magnetica ospedale ascoli piceno
Con l’acquisto della nuova
risonanza magnetica ad alto campo ‘Philips Ingenia 1.5T
Evolution’, l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno
chiude il cerchio intorno al rinnovamento delle grandi
tecnologie per la radiologia clinica dell’ospedale ‘Mazzoni’. In
funzione dal 18 novembre scorso, la nuova apparecchiatura è
stata acquisita con fondi del Pnrr per un importo di 700 mila
euro al quale va aggiunto il costo per i lavori di adeguamento
dei locali dove è stata installata. La nuova risonanza magnetica
ha affiancato un altro tomografo Rm ad alto campo già presente
al nosocomio ascolano, un Siemens Aera installato nel 2016, e ha
sostituito la vecchia Rm, una Siemens acquistata nel 2005.
“La possibilità di avere una seconda apparecchiatura altamente
performante – spiega il direttore dell’unità operativa complessa
di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, Fabio D’Emidio –
consentirà un potenziamento dell’offerta, in particolare
attraverso l’assegnazione di posti dedicati a disposizione dei
reparti che lo richiederanno per utenti con patologie
oncologiche, purtroppo in incremento, e per ulteriori ambiti
quali il senologico, il chirurgico in generale e l’urologico.
Inoltre, grazie alla nuova apparecchiatura si potranno aumentare
le sedute dedicate per esami in sedazione in pediatria e per
utenti non collaboranti a causa di disabilità psico-fisiche. Un
incremento delle risorse umane, ovvero di medici e tecnici,
potrà permettere di ampliare ulteriormente l’utilizzo della
nuova macchina e di ridurre, conseguentemente, le liste
d’attesa”.
“Stiamo procedendo con l’importante aggiornamento della
risonanza magnetica dell’ospedale di San Benedetto del Tronto
che, molto presto, restituirà ai pazienti e agli utenti del ‘Madonna del soccorso’ un’apparecchiatura altamente tecnologica
come la nuova risonanza di Ascoli – ha aggiunto il direttore
generale dell’Ast di Ascoli Nicoletta Natalini. “Entrambe
saranno in grado di dare uno slancio importante, dal punto di
vista quantitativo e qualitativo, all’attività diagnostica
dell’Ast, per aggredire ancora di più le liste d’attesa e dare
una risposta qualificata ai pazienti ricoverati”.
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