venerdì, 22 Novembre 2024
Obesità aumenta soprattutto tra giovani, +1,6 milioni in 20 anni
L’obesità colpisce sempre di più i
giovani: sono infatti 1,6 milioni in più in 20 anni in Italia i
giovani-adulti fra 18 e 34 anni affetti da questa patologia. Ed
i numeri sono in crescita: secondo i dati Istat, nel 2023 il
numero di persone con obesità ha registrato un incremento del
38% rispetto al 2003, ed a pesare è proprio il notevole aumento
registrato tra i giovani adulti. Sono gli ultimi dati che
fotografano il fenomeno nel nostro Paese, presentati in
occasione del sesto Italian Obesity Barometer Summit ‘Unire gli
sforzi per ridurre, prevenire e curare l’obesità’, con la
partecipazione di Istituzioni, esperti, società scientifiche e
associazioni dei pazienti.
L’evento è realizzato, su iniziativa della senatrice Daniela
Sbrollini, in collaborazione, tra gli altri, con l’Intergruppo
parlamentare obesità, diabete e malattie croniche non
trasmissibili, Intergruppo parlamentare qualità di vita nelle
città, Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation
Spin off Università di Roma Tor Vergata, Istat. Rispetto a 20
anni fa, dunque, sono circa 1,6 milioni in più le persone con
obesità in Italia, per un totale di quasi 6 milioni di
cittadini. In particolare, nella fascia di età 18-34 la
percentuale di persone affette è passata dal 2,6% al 6,6%,
raddoppiando tra gli uomini e triplicando tra le donne, mentre
in quella 35-44 è passata dal 6,4% al 9,8%. Anche tra gli over74
il tasso incrementa dall’11% del 2003 al 13,8% del 2023.
L’obesità, ricordano gli specialisti, è associata ad oltre 200
complicazioni, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete
tipo 2 e malattie respiratorie croniche con conseguenze sulla
morbilità e mortalità. L’obesità grave è stata inoltre associata
ad una diminuzione dell’aspettativa di vita e ad un aumento del
tasso di mortalità indipendentemente dall’età, regione
geografica, titolo di studio o l’abitudine di fumare. L’obesità “è molto più di un semplice eccesso di peso. Esiste, infatti,
una chiara associazione tra Indice di massa corporea Imc e
ipertensione, alla base delle principali malattie
cardiovascolari, come infarto, ictus e insufficienza cardiaca. È
stato osservato in Italia che l’ipertensione è presente nel 45%
delle persone con un Imc normale, nel 67% di quelle con
sovrappeso, fino ad arrivare all’87% in coloro che soffrono di
obesità”, evidenzia Paolo Sbraccia, presidente di Ibdo
Foundation.
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