lunedì, 25 Novembre 2024
Oceano riciclato: la seconda vita della plastica
Reti da pesca, bottigliette, sacchetti che inquinano i nostri mari vengono trasformati dai principali brand di tutto il mondo in nuovi materiali e in oggetti di utilizzo quotidiano come mouse, vestiti, occhiali e orologi.
«Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano». Un oceano di rifiuti. Secondo gli ultimi dati, sul fondo dei nostri mari potrebbero esserci circa 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche e secondo stime del Wwf ogni anno ne se ne aggiungono altri 8 milioni. Mentre in tutto il mondo si parla con sempre più urgenza di sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente compare nell’agenda Onu per il 2030, alcuni marchi – dalla moda all’arredamento alla tecnologia – hanno scelto di muoversi in anticipo.
Così le bottigliette di plastica, le reti da pesca e tutti i rifiuti che inquinano i mari si trasformano in altri oggetti e nuovi materiali come l’Econyl, utilizzato da Prada e da Tropic of C per linee di abbigliamento; mentre Lego, Sprite, Magnum e altri brand hanno deciso di riciclare la plastica Pet per creare i loro prodotti. Ci sono poi marchi come Hunter Boots e Yatay che offrono un servizio per trasformare le vecchie calzature in campi da gioco per i più piccoli.
Ecco alcuni esempi di oggetti che devono la loro esistenza a programmi di riciclo della plastica.
Swatch
Con la sua nuova collezione Swatch ci porta indietro nel tempo, fino al 1984, con cinque nuovi modelli. Ognuno di questi è creato in Bioceramic, materiale rivoluzionario brevettato dal brand e creato utilizzando polvere di ceramica e plastica biogenerata.
Carioca
La nuova linea «Eco Family» di Carioca è completamente realizzati in EcoAllene, un materiale ottenuto dal riciclaggio dei contenitori in poliaccoppiati usati per alimenti come i succhi di frutta e il latte. Evidenziatori, pennarelli e astucci completamente sostenibili.
Loewe
Dalle passerelle di Parigi, arriva la sneaker Flow runner di Loewe in plastica compostabile che lascia intravedere il piede.
Clementoni
Clementoni lancia la linea «Play for Future» con una serie di prodotti eco-sostenibili. Tra questi, «La mia prima macchinina» è creata con plastica al 100% riciclata e con un pack di cartone 100% riciclato e riciclabile. Tutto Made in Italy.
ACBC
ACBC, brand meneghino sostenibile, produce sneaker completamente sostenibili, utilizzando materiali riciclati e assicurando il minor impatto sulla natura. Tra le componenti Rebotilia viene prodotto utilizzando bottiglie di plastica riciclate.
Ecoalf
Con il claim «Because there is no Planet B», il marchio di abbigliamento e accessori Ecoalf – attivo dal 2015 – è riuscito a recuperare più di 700 tonnellate di rifiuti dagli oceani. Il nuovo piumino è creato utilizzando poliestere riciclato.
Inter x Nike
La prima maglia per la nuova stagione calcistica dell’Inter, in collaborazione con Nike, non solo mostra una nuova stampa “squamata” ma è anche realizzata al 95% da bottiglie di plastica riciclata. Prestazioni elevante e una nuova filosofia produttiva più sostenibile.
Guzzini
La linea «Tierra» di Guzzini, composta da ciotole, bicchieri, tovagliette, piatti, caraffe e barattoli, è prodotta con materiali 100% riciclati e riciclabili.
Tropic of C
Tropic of C, la linea di costumi da bagno ideata dall’ex angelo di Victoria’s Secret Candice Swanapoel, è prodotta in Econyl, un nuovo materiale creato recuperando i rifiuti proveniente dal mare, come reti da pesca e plastica industriale.
Lego
Il colosso dei giocattoli Lego ha prodotto i primi mattoncini in plastica riciclata. Obiettivo dell’azienda è rendere tutti i suoi prodotti ecosostenibili entro il 2030.
Safilo
Progettati in California e realizzati in Italia, gli occhiali Safilo in collaborazione con l’organizzazione no-profit «The Ocean Cleanup» sono realizzati con plastica proveniente dalla Great Pacific Garbage Patch, situata tra la costa est dell’America e l’Asia. La collezione contribuisce a ripulire gli oceani.
Microsoft
Il nuovo «Ocean Plastic Mouse» di Microsoft è costituito in parte da plastica riciclata proveniente dagli oceani e dalle spiagge. Il prodotto fa parte di un impegno più ampio, quello di raggiungere zero rifiuti entro il 2030.