Ok Aula a dl per contrastare violenze su sanitari, è legge

Via libera definitivo della Camera,
con 144 voti a favore e 92 astenuti, alle misure per contrastare
la violenza sui professionisti sanitari e socio-sanitari
nell’esercizio delle loro funzioni e il danneggiamento dei beni
destinati all’assistenza sanitaria. La norma prevede l’arresto
obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto
in flagranza differita per i delitti di lesioni personali
commessi nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari
e dei loro ausiliari, nonché per il reato di danneggiamento dei
beni destinati all’assistenza sanitaria. La misura prende atto
della recrudescenza di gravi episodi di violenza a danno dei
professionisti e delle strutture sanitarie pubbliche, in
particolare nei reparti di pronto soccorso, che rischiano anche
di depauperare il patrimonio sanitario pubblico. Si prevede
l’applicazione del procedimento con citazione diretta a giudizio
per il reato di danneggiamento come introdotto dalla norma.
    L’articolo 3, che contiene la clausola d’invarianza finanziaria,
ha destato in particolare le critiche delle opposizioni (che si
sono astenute) da Azione al M5s fino al Pd. “Vi accanite sul
codice penale e rispondete solo mediaticamente all’escalation di
aggressioni: pene più aspre e zero euro. Da domani non cambierà
nulla”, ha detto il dem Marco La Carra. Per FdI è intervenuto
Daniela Dondi che ha difeso il provvedimento e puntato il dito
contro il centrosinistra che quando era al governo “non si è
occupato delle reali necessità del nostro sistema sanitari. Oggi
dobbiamo correre ai ripari per misure urgenti – ha affermato -.
    In questi due anni sono” già “aumentati i presidi di polizia
negli ospedali”.
   

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