Oltre alla grandine sugli automobilisti piovono pure gli aumenti delle assicurazioni

Grandinate eccezionali, con chicchi grandi come pesche che hanno arrecato grossi danni alle auto, a volte mettendo a rischio anche la vita dei conducenti. L’estate 2021 si è caratterizzata per una serie di eventi meteorologici estremi che hanno colpito soprattutto le regioni del Nord Italia, tanto da accendere i riflettori su una necessità spesso trascurata dagli automobilisti: assicurarsi contro gli eventi naturali, aggiungendo garanzie accessorie alle polizze Rc auto.

“Si tratta di coperture che vengono spesso inserite sui veicoli nuovi, ma il problema è che il parco circolante in Italia non è certo recentissimo”, osserva Milena Ruggeri, manager di Innovation Team, società del gruppo Cerved: nel nostro Paese, in base ai dati Aci, l’età media dei veicoli è di 11 anni e 10 mesi, con un aumento di 5 mesi rispetto al 2019. “Dopo qualche anno il valore dell’auto diminuisce e si tende a non acquistare più questo genere di coperture, anche perché il rimborso è proporzionale al valore del veicolo: così quest’ultimo resta esposto ai rischi connessi alle calamità naturali, che negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, si verificano più spesso e con un’intensità superiore”.

In alcuni casi, sottolinea Ruggeri, “le stesse compagnie sono restie ad assumersi il rischio, soprattutto in alcune zone territoriali, dove questi eventi sono più frequenti: vengono quindi imposti dei vincoli di acquisto della garanzia, sulla base dei quali è possibile acquistare la copertura per gli eventi naturali solo in presenza di altre coperture quali furto e incendio. Questo genere di garanzia sta diventando un fattore critico per le compagnie. In alcuni casi sono state ad esempio aumentate le franchigie a carico del cliente”. Inoltre per una più efficace gestione dei costi “molte compagnie si sono organizzate con accordi diretti in caso di sinistro: se il cliente effettua le riparazioni nelle officine convenzionate con la compagnia può avere dei risparmi sulla franchigia e far riparare il veicolo senza dover anticipare del denaro”.

Gli stessi automobilisti, almeno finora, non si sono mostrati molto interessati alle garanzie Eventi naturali, che secondo le stime dell’osservatorio di Segugio.it si collocano al quinto posto tra le più acquistate dagli italiani, con una penetrazione media tra le polizze auto del 5,9% nel mese di giugno 2021. Con forti differenze tra le regioni: a giugno “i valori minimi, pari a 0,4%, 1,1% e 1,2%, si registrano rispettivamente in Campania, Calabria e Puglia, mentre i valori massimi, 10,5%, 9,3% e 9%, si registrano in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, evidenziando un netto divario in termini di copertura per questa garanzia tra Nord e Sud”, sottolinea Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it. “È interessante notare anche il calo piuttosto netto (-19%) della penetrazione della copertura Eventi naturali tra giugno 2020 e giugno 2021. L’unica eccezione è la Sicilia, che segna sì un aumento del 22,5%, ma su un tasso di penetrazione molto basso, passato dall’1,1 all’1,4%. Per il resto il calo è evidente in quasi tutte le regioni, con picchi in Emilia-Romagna (-28,2%) e Calabria (-26,4%)”. Proprio l’Emilia è stata tra le aree più colpite dalle grandinate eccezionali.

E dire che la grandine, come spiega Anzaghi, “è l’unico evento naturale a essere sempre coperto da queste polizze, mentre tempeste, uragani, trombe d’aria e frane vengono risarciti dalla quasi totalità delle coperture. Alluvioni, valanghe, slavine, terremoti, inondazioni, eruzioni vulcaniche e la caduta di ghiaccio, pietre o alberi sono coperti da circa metà delle polizze; mentre eventi più rari, quali tsunami, caduta di meteoriti, tifoni e cicloni sono coperti da una singola compagnia”. Il tutto con un premio medio di circa 88,7 euro a giugno 2021: la copertura, osserva Anzaghi, “è mediamente più cara nelle regioni dove è più richiesta, in particolare Piemonte (153,2 euro), Lombardia (95,5) e Veneto (88,7), mentre scende anche sotto i 50 euro in altre regioni come Lazio e Sardegna”. I premi medi sono aumentati del 4,4% tra giugno 2020 e giugno 2021, dato abbastanza sorprendente in un contesto di mercato caratterizzato da premi RC in continuo calo: va però specificato “che questo aumento dei prezzi è trainato da poche regioni, dove si fanno però i volumi maggiori, in particolare Piemonte, Lombardia,Emilia-Romagna e Veneto. In tutte le altre regioni, con l’esclusione della Sicilia, si registra infatti un calo del costo della garanzia, spesso anche in doppia cifra”, fa sapere Anzaghi.

Oltre all’aumento del premio, sulla scarsa penetrazione di queste garanzie accessorie pesa la disinformazione: il cliente, rimarca Ruggeri, “spesso compra la polizza senza avere un’esatta percezione di ciò che effettivamente prevede il pacchetto. A volte questo può succedere sia se si acquista in autonomia, ma anche se si ricorre a un intermediario”.

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