giovedì, 13 Febbraio 2025
One Tree Hill: il teen drama cult di una generazione approdato su Prime Video
Da anni richiesto su qualsiasi piattaforma streaming, il teen drama cult One Tree Hill è finalmente arrivato su Prime Video con tutte le sue nove stagioni. La serie ideata da Mark Schwahn è stata trasmessa negli Stati Uniti per le prime tre annate dall’emittente THE WB, a seguito della fusione tra quest’ultima e la UPN, per le successive traslocò su The CW; in Italia è andata in onda su Rai 2 dal 2005 al 2012.
Ambientata nella fittizia cittadina “Tree Hill”, situata nel Nord Carolina, lo show narra le vicende dei due fratellastri Lucas (Chad Michael Murray) e Nathan (James Lafferty). Nonostante abbiano lo stesso padre, Dan Scott, i due non hanno alcun tipo di rapporto. Dan ha infatti abbandonato Karen, madre di Lucas, non preoccupandosi mai di essere presente nella vita di suo figlio. Quest’ultimo verrà cresciuto in un’ambiente molto umile dalla sola Karen, aiutata però anche dal fratello di Dan: Keith Scott. Nathan, invece, verrà educato all’interno di ambienti lussuosi e ciò contribuirà a renderlo un ragazzo viziato che pensa solo a sé stesso.
I due fratelli, oltre ad avere lo stesso cognome, hanno anche in comune la passione per il basket. Mentre però Nathan gioca ad alti livelli nella squadra del liceo, i “Ravens”, Lucas non ha mai aspirato ad una carriera professionale. Tutto cambia però quando Whitey Durham, coach dei Ravens, proporrà a Lucas di entrare nella squadra.
L’erede di Dawson’s Creek… o forse no?
Arrivata qualche mese dopo la conclusione di Dawson’s Creek, One Tree Hill fu da subito considerata la vera erede del teen drama ideato da Kevin Williamson. Gli stessi sceneggiatori giocarono parecchio su questo paragone, ed infatti i fan più attenti fin da subito captarono i vari riferimenti; forse però la serie di Schwahn ha saputo ancor di più far breccia nel cuore degli spettatori attraverso personaggi più semplici e meno stereotipati, in cui era facile identificarsi.
Dopo l’entrata in squadra, Lucas conoscerà la ragazza da lui segretamente sempre amata: Peyton Sawyer (Hilarie Burton), la cheerleader dei Ravens nonché fidanzata di suo fratello. Un altro personaggio molto importante, e forse quello con il miglior sviluppo narrativo, è sicuramente Brooke Davis (Sophia Bush) capo delle cheerleader e migliore amica di Peyton. Chiunque abbia visto anche solo di sfuggita la serie, non può che rimanere colpito da come gli sceneggiatori facciano maturare il personaggio nel corso delle stagioni. Ultima ma non per importanza, è la miglior amica di Lucas: Haley James (Bethany Joy Lenz); tanto per rimanere in tema Dawson’s Creek, tra i due si potrebbe pensare inizialmente ad un coinvolgimento amoroso in stile Dawson-Joey, ma invece lei finirà per innamorarsi proprio del fratello: Nathan. La coppia soprannominata “Naley” è sicuramente la più gradita dai fan, i quali apprezzeranno notevolmente la loro attitudine a non arrendersi mai di fronte ai vari ostacoli che si troveranno ad affrontare. Lucas, Peyton e Brooke sono invece protagonisti di un triangolo amoroso, che nel corso delle stagioni infiammò notevolmente lo stato d’animo degli spettatori più accaniti.
9 stagioni di (molti) alti e (pochi) bassi
A rendere universalmente riconosciuta One Tree Hill è sicuramente l’evoluzione dei personaggi, i quali si trovano ad affrontare problemi comuni a quelli dei ragazzi della loro età ma anche questioni più adulte, come la morte o l’assenza dei genitori. A fare da sfondo alle loro vicende è sicuramente lo sport, che mai come in questa serie (e successivamente in Friday Night Lights) risulta essere così centrale nelle dinamiche della narrazione.
Lo show portò alla realizzazione di molti episodi acclamati da pubblico e critica, come ad esempio “With Tired Eyes, Tired Minds, Tired Souls, We Slept. Il sedicesimo (scioccante) episodio della terza stagione racconta la sparatoria nel liceo, argomento molto attuale negli Stati Uniti, ad opera di un ragazzo inconsapevolmente emarginato dagli stessi protagonisti: Jimmy Edwards. A seguito di questo avvenimento tutti loro (così come l’intera serie) resteranno segnati per sempre. L’episodio fu inizialmente molto sottovalutato, avrebbe sicuramente meritato una menzione a premi importanti come Golden Globe ed Emmy. Lo stesso Schwahn ammise che se la serie non avesse avuto il nome “One Tree Hill” sarebbe stata candidata per questo episodio.
Le prime quattro stagioni dello show raccontano gli ultimi due anni di liceo dei protagonisti, dalla quinta stagione gli sceneggiatori ebbero la brillante idea di ambientare le vicende quattro anni dopo, saltando totalmente gli anni del college. Questa scelta fu ponderata sulle difficoltà di raccontare gli anni universitari, incontrate da molti teen drama, come lo stesso Dawson’s Creek e successivamente Gossip Girl. Un’innovazione radicale che trasformò lo show da teen drama a young adult, in cui i protagonisti ormai adulti devono occuparsi soprattutto di problemi meno frivoli; questo “salto nel futuro” sarà adottato l’anno dopo da molte serie, come Desperate Housewives.
Il più importante calo narrativo di One Tree Hill viene avvertito dalla settima stagione, quando Chad Michael Murray e Hilarie Burton, interpreti di Lucas e Peyton, abbandonano la serie; da tale momento la sceneggiatura, nonostante nuovi personaggi, non sarà più la stessa.
Un calo di scrittura da cui la serie uscirà nella nona ed ultima stagione, considerata una delle migliori insieme alle prime quattro.
Musica ed arte tra triangoli amorosi
“La musica aiuta a prescindere da quello che ti sta succedendo. Quindi, se vieni bocciato ad un esame o sei caduto e ti sei fatto tanto male, o semplicemente ti manca qualcuno e stai soffrendo, tu ascolta la mia playlist «canzoni che ti salvano la vita», e andrà molto meglio” – Peyton
La musica rappresenta uno dei cardini della serie, lo si intuisce fin dalla sigla, composta dal brano “I Don’t Wanna Be” di Gavin Degraw, il quale farà numerose comparsate nella serie. L’importanza della musica crescerà notevolmente dalla seconda stagione grazie al Tric, locale aperto da Karen e Peyton, in cui si esibiranno molti artisti di prim’ordine. È però il personaggio di Haley a dare lo slancio musicale definitivo grazie soprattutto al talento della sua interprete, la quale durante la stagione due si assentò in diversi episodi per prendere parte ad un tour con Gavin Degraw, Tyler Hilton (interprete di Chris Keller) e le Wreckers. Oltre ad Haley, con il passare delle stagioni numerosi personaggi saranno interpretati e interpreteranno dei performer come, ad esempio, Mia Catalano a cui presta il volto Kate Voegele. Inoltre, Pete Wentz del gruppo Fall Out Boy prese parte come guest star a due episodi della terza stagione, interpretando sé stesso.
Ma anche l’arte trova spazio in One Tree Hill, grazie soprattutto al personaggio di Peyton. Celebri sono i disegni in cui la ragazza mette su carta tutti i suoi stati d’animo, su tutti la tristezza. Alcune sue creazioni, come quella con scritto “People Always Leave”, sono divenute un vero e proprio manifesto per la serie. In quanto a “Mai na gioia” si potrebbe quasi paragonare il personaggio di Peyton a quello di Meredith Grey di Grey’s Anatomy.
L’ombra del movimento “Me too”
Nell’autunno 2017, durante il pieno exploit del movimento Mee Too, Mark Schwahn (ideatore e produttore della serie) fu accusato da alcune donne di aver abusato di loro durante la realizzazione della serie. In particolare, la denuncia del cast femminile seguì ed appoggiò Audrey Wauchope, una delle sceneggiatrici dello show, a cui va dato il merito di aver aperto il triste vaso di pandora.
Le attrici, insieme ad altre donne della troupe, rilasciarono invece un comunicato stampa congiunto, unendosi di fatto anche alla denuncia dal cast femminile di The Royals (altra serie di Schwahn). Nel 2020 fu proprio Hilarie Burton, interprete di Peyton, a tornare sulla vicenda con un libro in cui raccontò alcune delle orribili vicende accadute sul set. L’attrice fu una delle vittime che più si esposta contro l’ideatore della serie, raccontando di essere stata palpeggiata e persino baciata contro la sua volontà. Insieme alla co-star Sophia Bush, la Burton ha dichiarato di non aver mai denunciato Schwahn perché le fu detto che se l’avesse fatto la sua carriera sarebbe finita. Come ammesso dalla stessa attrice, tutte loro hanno finalmente trovato il coraggio grazie al movimento Me Too. I fan si sono immediatamente schierati contro Schwahn, non rinnegando però l’amore per la serie. Cosa non fatta neanche dalle attrici del cast, le quali proprio dallo scorso anno hanno creato un podcast chiamato Drama Queens, in cui commentano i vari episodi della serie.
One Tree Hill in Italia, nonostante un trattamento non proprio favorevole avuto da Rai 2, è riuscita a creare una grandissima fan base. Dopo anni di richieste la serie è approdata su una piattaforma streaming (Prime Video), così da poter finalmente avere la risonanza che merita.
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