lunedì, 25 Novembre 2024
Ospedale Grosseto vede arteria vertebrale in 3D con nuovo metodo
Una nuova tecnica diagnostica
applicata all’ospedale Misericordia di Grosseto su un paziente
che presentava sintomi di tipo confusionale ha permesso di
effettuare un esame unico in Italia, ovvero una Oct (Optical
coherence tomography) in un’arteria vertebrale. Una tecnica
innovativa, spiega l’Asl Toscana Sud est, che ha consentito di
ottenere un risultato diagnostico di grande interesse. Si tratta
di una modalità che viene adottata di norma per gli esami delle
arterie coronariche, ma che è risultata particolarmente efficace
anche per l’arteria vertebrale.
Il caso esaminato, che sarà oggetto anche di pubblicazione
scientifica, ha riguardato un 70enne con sintomi simili allo
svenimento e allo stato confusionale, già sottoposto ad AngioTac
ed Ecocolor Doppler. Il paziente necessitava di un affinamento
diagnostico ulteriore. Attraverso questo esame è stato possibile
ottenere immagini ad altissima definizione, con un video a tre
dimensioni dell’arteria utile a ricercare lesioni derivanti da
placche da mettere in correlazione con la sintomatologia
clinica.
“Il caso studiato a Grosseto – commenta Massimo Pieraccini,
direttore della Radiologia interventistica dell’ospedale
Misericordia – evidenzia l’importanza della ricerca che portiamo
avanti nel nostro ospedale e l’approccio multidisciplinare della
nostra azione”. “Siamo riusciti a portare il dispositivo
all’interno dell’arteria vertebrale, superando molte
difficoltà”, spiega il neuroradiologo interventista Valerio
Lunghi che ha eseguito la procedura. “L’implementazione di
questa nuova metodica – dichiara Manuele Bartalucci, medico
della Neurologia di Grosseto – ci ha permesso di prevenire
l’insorgere dell’ictus, il tutto è avvenuto con la sinergia dei
colleghi del Pronto soccorso che ci danno la possibilità di
effettuare ricoveri brevi. Da inizio anno abbiamo gestito più di
500 percorsi ‘Stroke’, fibrinolisi e trattamenti endovascolari”.
Altri pazienti da sottoporre a questa nuova modalità
interventistica sono già in programma nella lista d’attesa.
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